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I 250 ANNI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Dopo il verticoda, l’autopiano: l'Anelliola fa ritorno ‘a casa’

Lo strumento del 1924 troverà posto nella caserma di via Zara, sede per mezzo secolo della prestigiosa ditta Anelli. Il progetto promosso da Fabio Perrone è supportato da Rotary Cremona e Inner Wheel. Questa sera la cerimonia

Mariagrazia Teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

22 Maggio 2024 - 08:49

CREMONA - Amati, Stradivari, Guarneri: nel mondo Cremona è sinonimo di liuteria. All’ombra del torrazzo, però, già alla fine dell’Ottocento intraprendenti artigiani-imprenditori avevano dato vita a fiorenti attività di produzione di autopiani e organetti e soprattutto di pianoforti, i loro fratelli maggiori. Ed è proprio in occasione del 250° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, che la sede cremonese delle Fiamme Gialle di via Zara guidata dal comandante provinciale, colonnello Massimo Dell’Anna, si arricchirà di uno strumento musicale speciale: un autopiano Anelli del 1924. Grazie al progetto Welcome home! promosso e coordinato da Fabio Perrone e sostenuto in questa occasione da Inner Wheel club Cremona e dal Rotary club Cremona, un pezzo da novanta per la storia della musica della città torna nella sede che già dal 1918 fu dell’Anelli Pianoforti Cremona e oggi ospita la caserma della Guardia di Finanza.

La cerimonia di donazione si terrà questa sera in Sala della consulta di palazzo comunale (ore 19,45) alla presenza di soci e presidenti dei due sodalizi (Maria Luisa Dondè Mondini per Inner Wheel Club Cremona e Claudio Bodini per Rotary Club Cremona). Sarà preceduta da una breve relazione sui rulli e sugli autopiano della ditta Anelli da parte di Pietro Zappalà, presidente del Conservatorio Monteverdi e docente dell’Università degli Studi di Pavia, e di Fabio Perrone dell’Academia Cremonensis. Accanto al verticoda Anelli matricola 15298 donato alla Guardia di Finanza nel 2021, ha dunque trovato ospitalità nella sala convegno del Comando provinciale un altro pezzo unico e raro che reca sul frontalino la scritta ‘Anelliola’ – una sintesi tra Anelli e pianola – col quale marchio fu identificato lo strumento musicale che, grazie a meccanismi pneumatici poteva suonare automaticamente grazie all’inserimento di rulli pre-programmati.

I rulli musicali utilizzati per l’autopiano Anelli erano prodotti dalla Fabbrica Italiana Rulli Sonori Traforati (FIRST)


Lo sviluppo del pianoforte meccanico, tra l’altro all’epoca costosissimo essendo il prezzo di vendita pari a tre volte quello di un pianoforte meccanico per così dire ‘normale’, ebbe il suo picco di vendite proprio nel 1924, lo stesso anno nel quale iniziò il suo declino, a causa della diffusione del fonografo e dell’avvento e diffusione della radio. L’autopiano Anelliola e il verticoda Anelli daranno così testimonianza non solo della la perizia manifatturiera cremonese novecentesca in ambito musicale, ma potranno rappresentare compiutamente quel simbolo della correttezza imprenditoriale e della lotta alla contraffazione – valori centrali nella tutela della legalità economico finanziaria operata dal Corpo - che, un secolo fa, animò il cavaliere del lavoro Pietro Anelli.

Suo, infatti, un memorabile discorso tenuto nel 1928 al Consiglio Provinciale dell’Economia di Cremona che riproponeva la necessità di una corretta produzione dei beni – anche nel settore dei pianoforti – utilizzando marchi non contraffatti e assumendosi la responsabilità imprenditoriale dei manufatti apponendo a garanzia degli stessi il proprio nome. La ditta Anelli, nel corso della sua attività, produsse circa 50mila pianoforti molti dei quali, come il verticoda e l’autopiano ora di proprietà della Guardia di Finanza di Cremona, sono perfettamente funzionanti.


«Giganti della musica hanno fatto della nostra città l’espressione più alta di arte e di cultura musicale nel mondo — commenta Bodini —. Riportare nella sede storica della fabbrica Anelli, oggi della Guardia di finanza, questo prezioso strumento, vuole da un lato celebrare con orgoglio i 250 anni del Corpo e dall’altro riconoscere il valore di un’azienda e di una famiglia capaci di pensare in grande. Un particolare ringraziamento, inoltre, alla Academia Cremonensis che si è adoperata per il recupero dell’antico strumento».

«Il club Inner Wheel ha aderito con molto interesse all’attuazione di questa importante iniziativa culturale - aggiunge la presidente Dondè Mondini —. Mi piace ricordare che nella produzione dei rulli musicali utilizzati per l’autopiano, che si deve alla ditta Fabbrica italiana rulli sonori traforati, fiorita a Cremona nei primi trenta anni del Novecento, poteva contare su una forza lavoro composta da una trentina di ragazze. Inner Wheel, club femminile, è orgoglioso di sottolineare qui l’importante supporto della componente femminile nel mondo produttivo locale nei primi e complessi decenni del secolo scorso in città».

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