Liceo Aselli, Natale in musica: docenti e studenti insieme sul palco

CREMONA - È ormai una tradizione per il Liceo Aselli chiudere le lezioni prima della pausa natalizia con un momento musicale affidato a un ensemble canoro e strumentale che unisce docenti e studenti, accomunati dalla passione per la musica.

Ad esibirsi davanti a una platea di colleghi e compagni di scuola sono stati gli studenti coristi:
Caterina Albertini
Kshitiz Argentieri
Agata Becchi
Viola Biazzi
Nicolò Biazzi
Leyla Boutaga
Camilla Carini
Claudia Berè Comitti
Giulio Gaiardi
Jacopo Gandaglia
Cristina Gregori
Lorenzo Isernia
Alberto Mainardi
Marta Marcotti
Aleida Pezzini
Vincenzo Priore
Francesco Veneziani
Simone Zambelli
Zeta Zeneli

Insieme a loro, i docenti coristi:
Giancarlo Agnoli
Claudia Bianchi
Michele Bolzoni
Silvia Catelli
Gabriella Cattaneo
Giancarla Cominetti
Patrizia Cotrufo
Donata Elia
Alberto Ferrari
Elisabetta Ferrari
Rossana Garavelli                                                                                                                                                      Miriam Gravante
Giuseppina Lambazzi
Chiara Lampugnani
Marco Maianti
Simona Modesti
Cecilia Perrone
Adriana Rota
Cristina Ruggeri
Mariachiara Tolomini
Mariacristina Torresani

L’ensemble è stato accompagnato dai musicisti:
al pianoforte, Gabriele Cherchi
ai violini, Fabio Ruffini, Francesco Taizei Shibata, Letizia Bianchi, Ginevra Zanetti
ai flauti, Chiara Ferrari e Lucia Gregori
all’oboe, Silvano Gregori
al clarinetto, Gianluca Fossa
alla tromba, Serena Perrone e Simone Zambelli
alle percussioni, Beniamino Maffini e Alessandro Rocchetti.

Durante l’esibizione sono stati proposti Heal the World di Michael Jackson e African Noel.

«È come sempre un momento di grande emozione e condivisione – ha commentato il preside Alberto Ferrari insieme a Laura Parazzi, ex dirigente dell’Aselli e corista –. Fare musica insieme è un modo per fare gruppo, creare relazioni, e quando questo avviene fra studenti e docenti è ancora più significativo: le dinamiche, pur nel rispetto dei ruoli, diventano più morbide e naturali. Ci si conosce come persone e ci si scopre a vicenda. Cantare il Natale è come dirci che ci vogliamo bene, e ricordarlo è un gesto prezioso che scalda il cuore».

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