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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA: VOTA NO

Magistrati sotto pressione: «Perché il nuovo assetto rischia di condizionare le decisioni»

Ilaria Sanesi: «Alcune modifiche previste dal referendum potrebbero limitare l’autonomia dei giudici e alterare l’equilibrio tra poteri, senza incidere sulla velocità dei processi»

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

13 Dicembre 2025 - 12:36

CREMONA - La magistrata Ilaria Sanesi, coordinatrice del Comitato per il No, critica la riforma della giustizia. La divisione del CSM e il sorteggio dei magistrati nel Consiglio Superiore della Magistratura, insieme all’istituzione dell’Alta corte disciplinare, rischiano di rendere i giudici più timorosi e condizionabili politicamente. La riforma mira a separare le carriere tra accusa e difesa e a creare un sistema disciplinare, ma molte delle motivazioni dichiarate sono considerate infondate.

«I procedimenti disciplinari esistono già e le correnti interne non verrebbero eliminate dal sorteggio. Problemi concreti come lentezza dei processi e mancanza di personale restano irrisolti. La normativa proposta favorirebbe un’influenza politica su organi chiave, indebolendo l’indipendenza della magistratura».

Sanesi sottolinea che la mobilitazione è a tutela dei cittadini e dei loro diritti. Il rischio maggiore è che i magistrati possano sentirsi condizionati nel prendere decisioni scomode o impopolari.

«La riforma non affronta le vere criticità operative della giustizia. La separazione dei pubblici ministeri potrebbe accentuare squilibri nel sistema. Infine, l’assetto proposto metterebbe sotto pressione l’equilibrio dei poteri costituzionali».

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