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PIZZIGHETTONE

Gli alunni delle medie alla centrale Edison per conoscere l'energia pulita

Tre classi terze protagoniste di una mattinata tra ingegneria, ambiente, sostenibilità e memoria del territorio

Elisa Calamari

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06 Giugno 2025 - 17:40

PIZZIGHETTONE - Gli alunni del comprensivo Pizzighettone-San Bassano alla scoperta dell’energia pulita: ieri sono stati accolti alla centrale idroelettrica Edison sul fiume Adda, per una mattinata all’insegna della scoperta dell’energia idroelettrica tra ingegneria, ambiente, sostenibilità e memoria del territorio. Protagoniste tre classi terze medie, accompagnate dalle insegnanti Giusy Magarini, Monica Farina, Roberta Zarcone e Marina Papetti. A condurre la visita è stata invece Marina Faggioni, della Divisione Power asset di Edison, insieme al collega che si occupa della gestione dell’impianto locale, Mirco Mafessoni, con la collaborazione di Lucia Filippini della società GiGroup di Cremona.


La centrale, entrata in funzione nel 2017 dopo un lungo iter progettuale e ambientale durato circa quattro anni, è stata descritta come un esempio virtuoso di impianto ad acqua fluente: preleva una parte del flusso del fiume, lo fa passare attraverso due turbine Kaplan ad asse orizzontale e lo restituisce interamente al corso naturale, sfruttando il salto presente nell’Adda con un piccolo sbarramento gonfiabile, senza dighe né bacini artificiali.

Dal punto di vista tecnico è in grado di prelevare 120 metri cubi al secondo di acqua, che viene restituita interamente pochi metri più avanti, generando annualmente circa 33 GWh di energia elettrica insieme alla centrale di Maleo che si trova di fronte. Una produzione sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 12mila famiglie. È inoltre presente una scala di risalita per i pesci, che consente loro di superare la centrale e proseguire nel loro habitat naturale.


«Le centrali devono rispettare l’ambiente e il territorio – ha sottolineato Faggioni –. Per questo motivo quella di Pizzighettone è stata progettata, autorizzata, costruita e viene gestita affinché sia compatibile con l’ambiente, con le migliori tecnologie disponibili a questo proposito». Dopo una presentazione introduttiva e alcuni video didattici, gli studenti hanno visitato l’interno dell’impianto osservando da vicino il ‘cuore pulsante’: l’opera di presa, lo sgrigliatore, le turbine, l’opera di restituzione e, non da ultimo, un plastico dell’area comprensivo anche della centrale di Maleo e della sua scala per i pesci.

Non è mancato un riferimento alla storia locale: durante i lavori di costruzione nel sito furono ritrovati un antico mulino settecentesco e una bomba inesplosa risalente alla Seconda guerra mondiale, testimonianze della stratificazione storica dell’area. L’esperienza si è conclusa con la consegna di uno zainetto a ciascun partecipante, contenente gadget e materiali informativi «affinché il ricordo dell’energia pulita possa proseguire anche a casa».

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