L'ANALISI
05 Aprile 2025 - 05:20
CREMONA - Docente di lettere, ma soprattutto una infaticabile e appassionata animatrice culturale: è Giusy Rosato, docente di lettere e latino al Manin e anima di molte delle iniziative finalizzate a promuovere il senso di legalità e a intrecciare attualità e storia, in una prospettiva mai banale. Così accade che l’associazione che si occupa di selezionare il migliore docente dell’anno la contatti per sollecitare la sua partecipazione. Detto fatto.
«Ho mandato il curriculum e la documentazione che mi è stata chiesta — racconta la diretta interessata —. Poi tutte le candidature sono state prese in esame da una commissione apposita e selezionate. Non era così scontato entrare nella rosa di docenti che verranno votati a livello italiano. Già così è una grande soddisfazione».
E mentre lo dice, fa intendere che scalare la vetta del podio, fino ad arrivare in cima, non sarà cosa facile: «Io sono già soddisfatta così, essere stata inserita nell’elenco dei docenti che potranno accedere alla votazione popolare. Diciamo che è una testimonianza di un lavoro che faccio e della passione che sento di mettere in ogni iniziativa che mi ritrovo a ideare e organizzare».
Giusy Rosato partecipa alla votazione del docente dell’anno nella posizione 451 per la categoria under 50: «La sola candidatura è già un riconoscimento notevole perché la differenza tra tutti i candidati è davvero al millesimo di secondo», scrive Ettore Cristiani de www.ildocente dellanno.it.
Le soddisfazioni sono anche il messaggio che la professoressa Rosato ha ricevuto da una sua ex studentessa: «Gentile professoressa, l’ho votata e desidero ringraziarla. Ogni volta che vado in università a prendere un caffè o una brioche vedo l’immagine di Giovanni Falcone e, tutte le volte che passo di lì, penso a lei. Voglio ringraziarla perché spesso ripenso alle esperienze e agli insegnamenti che lei mi ha donato, perché sì sono un dono — si legge nel messaggio —. La passione che lei mette nel suo lavoro si percepisce in ogni cosa che fa e la porterò sempre con me, perché è un’ispirazione. È da un po’ di tempo che pensavo di scriverle questo messaggio perché ci tengo a farle sapere quanto mi manchi studiare quei manuali che fino a un anno fa mi pesava affrontare. Ora, invece, realizzo quanto le sue lezioni a scuola fossero preziose, perché non insegnano solo l’argomento da sapere e studiare per prendere un bel voto, ma insegnano a vivere, a riflettere, a essere empatici e a mettersi nei panni del prossimo». Già questo messaggio vale il primo grandino del podio del docente dell’anno. E ora l’invito è: votare per Giusy.
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