Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CAORSO

Arturo, polemica sullo spot di Calenda

I consiglieri di minoranza: «Alla comparsata caorsana del parlamentare di Azione e ad altri apprendisti stregoni governativi contrapponiamo la forza dei fatti»

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

01 Febbraio 2025 - 12:04

CAORSO - «Alla comparsata caorsana del parlamentare Carlo Calenda e ad altri apprendisti stregoni governativi contrapponiamo la forza dei fatti».

I consiglieri del gruppo di minoranza ‘Caorso Futura’, Antonella Codazzi e Biagio Radenovski, intervengono duramente sulla proposta lanciata dal leader di Azione, che in visita all’ex impianto di Zerbio ha presentato il suo disegno di legge per la riattivazione, con nuove tecnologie, delle centrali in via di dismissione. Una risposta legata anche al video spot diffuso dallo stesso Calenda, che finge di riattivare con facilità ‘Arturo’.

Dalla minoranza portano l’esempio della centrale nucleare di Flamanville:

«Allacciata alla rete a fine 2024, con 12 anni di ritardo, il suo costo di gestione ha portato il prezzo finale dell'energia prodotta a 122 euro a kwh, simile a quello del gas. Pertanto, la Corte dei Conti francese ha raccomandato di sospendere gli investimenti sul nucleare per evitare rischi finanziari maggiori».

I consiglieri aggiungono che «urge un nuovo Tavolo della trasparenza (l'ultimo risale a marzo 2023) perché attorno all'impianto nucleare di Caorso si sta scatenando il teatrino della disinformazione». La stessa cosa è stata chiesta pochi giorni fa dal sindaco Roberta Battaglia all’assessore regionale Irene Priolo.

Infine la minoranza ricorda che il consiglio comunale all’unanimità ha approvato, il 20 novembre scorso, la mozione proposta proprio da ‘Caorso futura’:

«Tutti abbiamo pensato il futuro del sito nucleare dismesso come sito nuovamente produttivo di energia, ma da fonti rinnovabili. Senza consumo di altro suolo agricolo». Il gruppo auspica che questo venga presto ribadito pure da Priolo e dai consiglieri regionali piacentini (Luca Quintavalla, Lodovico Albasi e Giancarlo Tagliaferri).

«Il meandro del Mezzanone, circondato dal Po con la splendida Oasi De Pinedo - concludono -, merita ben altra valorizzazione economica, sostenuta anche dalle compensazioni Sogin pari a 10 milioni».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400