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CASALMAGGIORE. SPAVENTACAPPELLA

Miti e tradizioni del piccolo borgo

Il passato contadino riscoperto grazie alle sagome di pezza. Un museo a cielo aperto per i bambini coinvolti nell’esperienza

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

16 Giugno 2024 - 17:03

CASALMAGGIORE - Oggi Cappella ha ospitato una delle manifestazioni più suggestive e originali dell’anno: la festa degli spaventapasseri, conosciuta come ‘SpaventaCappella’. Il piccolo borgo si è trasformato in un vivace museo a cielo aperto, dove spaventapasseri di ogni foggia e dimensione hanno popolato le strade, i giardini e gli angoli più caratteristici delle abitazioni.

TRA FANTASIA E TRADIZIONE

Gli spaventapasseri esposti hanno rappresentato una vasta gamma di personaggi, ciascuno con una storia da raccontare. C’è stato l’imbianchino che cerca lavoro, il ciclista che porta una bimba sulla bici e il classico ‘vecchio e vero spaventapasseri’. Tra le creazioni più creative si sono distinti un bagnante sulla sdraio, un agricoltore con i suoi prodotti, le sagome appese al cancello della scuola dell’infanzia e persino Harry Potter. Non sono mancati il motociclista ‘girulon’, gli spaventapasseri realizzati dai bambini, ‘Enelino’ l’elettricista (allestito vicino a un palo della luce) e ‘Vittore il muratore’.

UN'INIZIATIVA PER TUTTI

La festa si è svolta al campo sportivo del circolo Acli, cornice ideale per un'iniziativa che ha celebrato la creatività e il legame con la natura. La giornata è stata ricca di attività pensate per tutte le età. I laboratori ‘Crea il tuo spaventapasseri’ hanno permesso a grandi e piccini di mettere alla prova la propria manualità, mentre i giochi di una volta hanno fatto riscoprire il piacere delle tradizioni. Non sono mancati momenti di svago con musica, truccabimbi e un torneo di briscola, che hanno intrattenuto i visitatori. Un’area picnic è stata a disposizione per chi ha voluto godersi un pranzo all’aperto immerso nell’atmosfera festosa del borgo.

UN PONTE TRA PASSATO E FUTURO

'SpaventaCappella' non è stata solo una festa, ma anche un’occasione per riscoprire le radici agricole e artigianali della comunità di Cappella. Gli spaventapasseri, simboli della tradizione contadina, sono diventati ambasciatori di creatività e ingegno, dimostrando come passato e presente possano convivere armoniosamente.

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