L'ANALISI
11 Maggio 2024 - 17:33
CAORSO - Consegnati all’appaltatore i lavori da 17 milioni di euro per lo smantellamento dell’edificio reattore, che partiranno a fine anno, mentre già durante l’estate dovrebbero cominciare gli adeguamenti dei depositi temporanei Ersma ed Ersba1 (15 milioni di euro).
Dopo gli intoppi del passato, dunque, il decommissioning sta accelerando e i prossimi passaggi sono stati illustrati stamattina dalla direttrice dell’ex centrale nucleare caorsana, Viviana Cruciani, nell’ambito dell’open gate di Sogin che fra oggi e domani porterà da ‘Arturo’ 880 visitatori.
Cruciani ha mostrato anche il nuovo deposito Ersba 2, che attualmente contiene circa 2.000 fusti compresi i 100 riprocessati e ridotti in Slovacchia (erano 6.000). Poi tappa a ‘quota 90’ dove c’è la piscina di raffreddamento che contiene 9 barre di controllo esaurite, mentre il ‘nocciolo’ contiene 176 barre di controllo: potranno essere rimosse quando saranno attaccati internals e vessels, fase in progettazione e che potrà partire una volta completata la dismissione dell’edificio reattore.
Da qua al 2026 sono previsti lavori per 98,2 milioni di euro e il cosiddetto ‘prato marrone’ resta programmato per il 2032.
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