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CASALMAGGIORE: IL VIDEO

Scrosci d'acqua in via Costa: «Siamo assediati dal rumore»

I residenti di due palazzine esasperati: «Temiamo che vi siano infiltrazioni pericolose per le case». Padania Acque: «Tocca ai privati individuare il problema e pagare le spese di ripristino»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Agosto 2023 - 17:56

CASALMAGGIORE «Da domenica 16 luglio, ininterrottamente, sentiamo questi rumori d’acqua e temiano che ci sia una perdita da qualche parte. Siamo tutt’altro che tranquilli, perché in precedenza non avevamo mai sentito nulla di simile». A esporre i timori di alcune famiglie residenti in via Costa è  Giovanna Costa, portavoce delle preoccupazioni diffuse in due palazzine attigue. In un edificio, quello della signora, che si affaccia anche su via Roma, ci sono quattro appartamenti, nell’altro due.

«Mi sono svegliata quella mattina e ho sentito questo scroscio – racconta la signora —. Parlando con i vicini è poi emerso che anche loro sentivano lo stesso rumore e così ci siamo attivati contattando Padania Acque. È venuto un loro tecnico, ma ci ha detto che trattandosi di tubature esistenti in ambito privato, avremmo dovuto chiamare un idraulico. Cosa che abbiamo anche fatto, ma l’idraulico ha detto che non si tratta di un problema di sua competenza, perché il guaio è a monte del contatore. Quanto meno, non abbiamo registrato un incremento dei nostri consumi. Comunque, quando il tecnico ha provato a chiudere non so quale serranda delle tubazioni a monte, il rumore era in effetti sparito ma poi è ripreso». Il rumore persiste e di notte ovviamente, con il silenzio, si amplifica. Uno dei punti più critici è l’interno di un garage.

Uno dei proprietari, avvocato, ha scritto un paio di e-mail, una anche via posta elettronica certificata, a Padania Acque, sottolineando che sostenere che l’attività di riparazione non compete alla società è «in evidente contrasto con la convenzione di gestione laddove prevede che il gestore proceda ad eseguire, con costi a proprio carico, gli interventi di ripristino relativi alla rete idrica» che si trova «in proprietà privata». Ciò, dice il legale, nelle ipotesi in cui il contatore sia posizionato «in proprietà privata e la perdita idrica sia determinata dalla rottura/lesione della rete ricadente in proprietà privata a monte del contatore o comunque quando la perdita idrica sia determinata dalla rottura/lesione di una rete idrica che sia ubicata in proprietà privata e che sia a servizio di diverse e distinte proprietà». «Non siamo sereni, soprattutto noi che abitiamo al piano terreno – dice la signora -. Non vorremmo che quell’acqua stesse ‘scavando’ o erodendo qualcosa nel sottosuolo, a livello di fondamenta. Da qualche parte quell’acqua dovrà pur finire, ma non sappiamo dove. Speriamo che Padania Acque ci dia una mano».

LA POSIZIONE DI PADANIA ACQUE

L’amministratore delegato di Padania Acque, Alessandro Lanfranchi, inquadra gli ambiti di competenza della società pubblica e contesta l’interpretazione del legale: «Noi siamo a disposizione, ma occorre precisare che tocca ai privati identificare la perdita. Dopodiché i proprietari possono chiamare anche noi, se vogliono, per la sostituzione del tubo, ma compete comunque a loro la spesa degli scavi e dei lavori di ripristino, come se chiamassero una ditta privata. Sono regole generali cui ci dobbiamo attenere rigidamente, perché faremmo un danno erariale se sistemassimo un problema a spese nostre in un’area privata».

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