Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

VERSOLE REGIONALI: IL VIDEO

Roberto Speranza: «Per la salute e l’istruzione no all’ottica del profitto»

L’ex ministro della Salute al Civico 81 e in redazione per il sostegno al candidato Bodini di «Articolo Uno»

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

07 Febbraio 2023 - 05:20

CREMONA - «Quando ci sono in gioco diritto come la salute e l’istruzione non può esserci la logica del profitto»: è un mantra per Roberto Speranza, ex ministro della Sanità negli anni della pandemia, ieri in città per sostenere la candidatura di Paolo Bodini di Articolo Uno alle prossime regionali. L’ex ministro è stato in redazione, accompagnato da Francesco Ghelfi e Paolo Bodini, accolto dal vicedirettore Paolo Gualandris e dal vice capocronista, Giacomo Guglielmone, prima di incontrare i sostenitori sostenitori di Majorino al Civico 81 di via Bonomelli, passando in auto davanti a un gruppo di No Vax, schierati in via Santa Maria in Betlem, sotto il controllo delle forze dell’ordine.

Paolo Bodini, Roberto Speranza, Riccardo Crotti e Francesco Ghelfi

Ed è sulla sanità e la riforma che punta il dito Speranza, sia nella conversazione in redazione, che nell’incontro pubblico: «La difesa del servizio sanitario nazionale al primo punto nel programma della coalizione che appoggia Majorino — ha detto —. Oggi questa maggiore consapevolezza sul ruolo della sanità pubblica e sul diritto alla salute deve molto a quanto abbiamo vissuto negli anni della pandemia. In quella drammatica circostanza è stato possibile avere più risorse, siamo riusciti per la prima volta nella storia del paese a portare la spesa sanitaria sopra al 7%. quest’anno purtroppo con la legge di bilancio si torna indietro e scegliamo sotto il 7%; l’anno prossimo nella prospettiva è quella di ricondurre i finanziamenti a meno di quanto stanziato nel 2019».


In riferimento a questo taglio che si preannuncia all’orizzonte, afferma con forza: «Penso che questo sia un errore molto grave e chiedo che invece si mettano più risorse, il Covid non può essere stata una parentesi — afferma —. Non bisogna smettere di investire in sanità. Noi ci battiamo esattamente per questo motivo, io lo faccio a Roma e la proposta di Pierfrancesco Majorino va in questa direzione e si qualifica anche per mettere al centro la difesa della sanità territoriale perché giusto e importante è avere ospedali di eccellenza, ma deve esserci la medicina di prossimità, l’ assistenza domiciliare, le case di comunità, ospedale di comunità».

Al Civico 81

La riflessione successiva va ovviamente, stimolato dai cronisti, sulla realtà lombarda e Speranza non esita ad affermare: «La Lombardia ha sicuramente un servizio sanitario nazionale importante, ma il punto di debolezza è stato il territorio — afferma —. La mancanza di medici è drammatica. A questo obiettivo puntano le borse di specializzazione. Prima che diventassi ministro si mettevano mediamente fra le cinque e 6000 borse di specializzazione all’anno per formare nuovi medici: c’erano tanti laureati in medicina che non avevano la borsa e quindi non potevano entrare nel servizio sanitario nazionale perché non specializzati. Negli ultimi due anni in cui sono stato ministro per dare un’idea negli ultimi due anni ci sono stato ministro abbiamo finanziato 30.000 nell’ultimo anno 17.400. Ciò ci consentirà di avere nuovi mediti in tempi medio-brevi».

Sui nodi dell’agroalimentare Speranza sottolinea «come l’unicità agrozotecnica del territorio sia importante per tutto il Paese. Penso che ci sia bisogno di una iniziativa congiunta delle istituzioni europee perché gran parte delle competenze oggi sono diciamo sottostimate». Nodo spinoso è l’alleanza con i 5 Stelle e le posizioni differenti rispetto alle grandi opere di cui il territorio cremonese necessita. In merito Speranza osserva: «Per noi le infrastrutture sono essenziali ma vanno costruite ponderando fino in fondo il rapporto costo benefici e nel rispetto chiaramente dell’ecosistema in cui le infrastrutture arrivano — osserva —. Io non penso che ci sia una impossibilità di tenere insieme queste due esigenze le infrastrutture essenziali altre possesso dobbiamo costruirle una modalità che ci consente di renderle compatibili con l’ecosistema».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400