SOS ACQUA
09 Giugno 2022 - 22:40
CREMA - Il rintocco delle 21 delle campane del Duomo è l’atteso segnale: dopo due anni di assenza causa Covid, la Diocesi può tornare ad assaporare la gioia e la bellezza della tradizione, la festa del patrono san Pantaleone con la rituale processione dei sindaci cremaschi da palazzo vescovile verso il Duomo attraversando la piazza e, una volta dentro, la celebrazione solenne con la donazione del cero votivo. Gli amministratori locali e i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine attive sul territorio avevano appena vissuto un altro, alto, momento della tradizione: l’incontro con il vescovo nella sala Rossa del suo palazzo.
Al fianco di Daniele Gianotti, l’arcivescovo metropolita di Milano, Mario Delpini, che ha distribuito, salutando uno ad uno i presenti, copia del suo discorso alla Città «Con gentilezza...». «Perché ne serve davvero tanta a voi amministratori e a voi uomini e donne delle Forze dell’ordine - ha spiegato-: viviamo in un contesto segnato da tanto malumore e tanta impazienza oltre che complesso e la gentilezza è quell’arte di seminare buoni rapporti e stimolare la comprensione vicendevole tra le diverse sensibilità».
Tre sono le virtù che Delpini chiede ai presenti: «Lungimiranza, fierezza e resistenza. Lungimiranza per non farsi condizionare dal consenso dell’oggi senza guardare avanti. Insomma, una sapienza che non sia ossessionata dal presente. Fierezza per il proprio lavoro dedicato al bene comune. Una vocazione al servire che non dipende dagli applausi. Resistenza perché per fare tutto ciò è necessaria quella grande forza interiore, che si ottiene coltivando la propria spiritualità». Dopo l’emozione dell’incontro, per tutti quella della ritrovata processione.
L’ingresso solenne in Cattedrale dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, accompagnato dal vescovo Daniele Gianotti e dagli altri sacerdoti della diocesi, seguiti dal gonfalone del Comune, dai sindaci cremaschi e dalle autorità militari che hanno poi trovato posto nei primi banchi della navata centrale. Si è aperta così, come vuole una tradizione consolidata, la messa del patrono San Pantaleone. La funzione è stata anticipata di un giorno rispetto alla data della festività, che cade oggi, ed è stata officiata in ricordo del miracolo del santo, che liberò Crema dalla pestilenza.
FOTO: FOTOLIVE/JACOPO ZANINELLI
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