L'ANALISI
27 Novembre 2021 - 18:05
CREMONA - Glyn Lucas, nel suo spiccato accento irlandese, incalza la platea snocciolando nomi e cifre che suonano come una melodiosa filastrocca-scioglilingua, quasi un rap in fast forward che trasforma il rito dell'asta zootecnica in un vero e proprio show. Attorno a lui, nel Padiglione 3 di CremonaFiere, la squadra composta da Chiara Gritti, Andrea Marella, Claudio Mariani, Claire Swate, Berber Van Amerongen, Paul Petriffer e Graham Kirby. I lotti - non solo capi di bestiame, ma anche dosi di seme sessato, prodotti agroalimentari e altro ancora - sfilano uno dopo l'altro accompagnati dalla danza degli osservatori, che scrutano tra il pubblico per annunciare le offerte che si succedono a cascata. «L’asta — spiega Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere — è anche occasione di convivialità per tornare a una fiera di affari con importanti momenti di aggregazione. E ha anche un’attenzione alla solidarietà, in quanto il ricavato di alcuni lotti viene totalmente devoluto in beneficenza, a testimonianza dell’attenzione che il settore zootecnico e la fiera danno alla vita quotidiana alla consapevolezza che il mondo produttivo e il consumatore fanno parte dello stesso sistema».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris