CALCIO
10 Settembre 2021 - 11:24
CREMONA - Cresciuto con la passione per le armi, le comprava e, da autodidatta, le modificava in un laboratorio nascosto all’interno del magazzino di famiglia, a Cremona. Qui, all’alba di ieri, la squadra mobile ha scovato un arsenale illegale. In carcere è finito un ragazzo di 22 anni, di Cremona, disoccupato. Soprattutto, "particolarmente abile nel modificare armi di libera vendita tramite pezzi di ricambio o attraverso una artigianale lavorazione", ha detto il dirigente della Squadra Mobile Marco Masia. Sotto sequestro, tra gli altri, cinque pistole, tra cui "il gioiello della collezione": una penna pistola fabbricata da lui, utilizzando un taglia vetro. Ed ancora, due fucili idonei allo sparo, due soft-air. Sotto sequestro moltissimi proiettili, bossoli, un tirapugni, cimelio della seconda guerra mondiale, una serie di caricatori soft air, ma modificati. Ed anche un manichino che per scudo aveva un piatto di metallo. Perché il ragazzo si allenava in un piccolo poligono che aveva messo su vicino al laboratorio.
Di "attività giudiziaria molto veloce e molto intensa", ha parlato il dirigente Masia. Una attività "nata a seguito di una segnalazione arrivata nei giorni scorsi alla squadra Mobile di questo ragazzo che si era comprato armi dall’estero (Est Europa). La segnalazione riguardava poche armi. Abbiamo fatto accertamenti, appostamenti per scoprire con chi vivesse. Abbiamo ritenuto che la segnalazione non fosse solo attendibile, ma avesse bisogno di un approfondimento".
All’alba di ieri, la squadra mobile si è presentata a casa del ragazzo per la perquisizione. "Il giovane è stato molto collaborativo". In casa non c’era niente, il laboratorio era nel magazzino. Un laboratorio ben nascosto. Dietro ad un vecchio armadio c’era la porta in ferro per accedervi.
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