L'ANALISI
29 Giugno 2021 - 16:02
CREMA - Cerimonia di consegna degli attestati di Cavaliere della Repubblica questo pomeriggio nella direzione generale dell’ospedale Maggiore. Il dg dell’Azienda socio sanitaria territoriale Germano Pellegata, ha premiato i cinque dipendenti nominati 50 giorni fa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta di Giovanni Viganò, primario del pronto soccorso, e degli infermieri Elisabetta Spoldi, coordinatrice della rianimazione, Maria Rosa Tacca, che ricopre il medesimo ruolo in pneumologia, Egidio Malpezzi, responsabile del centro servizi di via Gramsci (il team che assiste a domicilio i malati di Coronavirus) e Claudia Mantoan, braccio destro di Viganò in pronto soccorso.
Su mandato del prefetto Vito Danilo Gagliardi, Pellegata e il direttore sanitario Roberto Sfogliarini hanno invitato anche i sindaci dei Comuni di residenza dei cinque. Piergiacomo Bonaventi (Pandino) per Viganò, che vive nella frazione di Nosadello. Stefania Bonaldi (Crema) per Malpezzi, Aries Bonazza (Ripalta Cremasca) per Tacca, Agostino Guerini Rocco (Campagnola Cremasca) per Mantoan e Mariella Marcarini (Trigolo) per Spoldi. Da parte dei cinque parole di condivisione con i colleghi. «Lo sforzo per affrontare questa emergenza epocale ci accomuna tutti – hanno sottolineato i protagonisti – ce l’abbiamo fatta grazie al lavoro di squadra».
Pellegata e Sfogliarini hanno presentato le motivazioni che hanno spinto l’Asst, nei mesi scorsi, a segnalare i cinque candidati al cavalierato. Figure scelte anche per il loro ruolo di supervisione e coordinamento di una macchina che, soprattutto in occasione della prima ondata, ha retto una pressione spaventosa: tra marzo e aprile 2020, l’ospedale era arrivato ad oltre 300 ricoverati per Covid. «Viganò ha gestito in prima linea l’emergenza svolgendo con impegno non comune e abnegazione l’attività in pronto soccorso». Malpezzi è stato definito «un simbolo della capacità di assumere con autorevolezza ruoli in fase di emergenza oltre che di capacità professionale e spiccato spirito di servizio». In merito a Tacca, i vertici hanno sottolineato che è stata «il riferimento autorevole non solo per il reparto di pneumologia, ma anche per la riabilitazione». Di Mantoan sono stati evidenziati «l’abnegazione e l’impegno nell’emergenza». Per Spoldi, che prima della pandemia era coordinatrice della chirurgia generale, il direttore generale ha evidenziato «l’elevato spirito di adattabilità flessibilità e autorevolezza».
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