L'ANALISI
11 Maggio 2021 - 12:44
CREMONA - Saracinesche giù e braccia incrociate nei punti vendita dei centri commerciali. Chiusi (anche se solo per qualche minuto) per chiedere di riaprire. L'atto dimostrativo è andato in scena alle 11 in tutti gli shopping center d'Italia. Compreso il CremonaPo: un momento corale per invocare l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre sei mesi impongono lo stop nei giorni festivi e pre-festivi. L’iniziativa, che a livello nazionale ha coinvolto 30 mila negozi e supermercati, è stata promossa dalle associazioni del commercio Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione.
A Cremona la partecipazione è stata massiccia. Il direttore del CremonaPo, Andrea Brambilla, ha spiegato: «Abbiamo scelto di sostenere la manifestazione perché consideriamo una vera e propria discriminazione la chiusura nei fine settimana imposta alle attività presenti all’interno dei centri commerciali. Il gesto di abbassare le saracinesche vuole portare l’attenzione sulla situazione difficilissima che stanno vivendo tutti gli operatori della categoria. Basti pensare che, in condizioni di normalità, nei weekend si concentra il 40% degli accessi settimanali alle nostre strutture. Va da sé che il danno economico è enorme».
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