L'ANALISI
22 Febbraio 2021 - 19:35
RIPRESE: FotoLive - Salvo Liuzzi
CREMONA (22 febbraio 2021) - Le luci accese come quando c’è spettacolo... e sembra una vita fa. I teatri del territorio hanno aperto le loro porte, hanno chiesto ai cittadini di ritornare a visitarli, anche solo per una sera e senza spettacolo. Oltre 70 persone si sono prenotate per la visita al teatro Ponchielli, sotto la guida del neo sovrintendente Andrea Cigni, che ha accompagnato i suoi ospiti alla scoperta del teatro: passando dai camerini per arrivare sul grande palco e fino in Ridotto, spazio di cene e incontri. «Abbiamo deciso di intitolare la sala rosa ad Amilcare Ponchielli — ha detto Cigni —. Qui c’è il piano su cui Ponchielli compose la Gioconda e un fortepiano. In teatro abbiamo parte dell’archivio di Ponchielli che la facoltà di Musicologia studierà e insieme renderemo pubblico. Ci piacerebbe che tutte le carte dell’autore de 'I lituani' potessero tornare a Cremona, anche quelle disperse in mezzo mondo. Lavoriamoci insieme». Per l’occasione è stato aperto il retropalco del palco reale, esempio di ambiente intimo e privato di quando il teatro era dei condomini, di nobili e borghesi che nel loro teatro si riconoscevano e si specchiavano. Alla visita hanno partecipato anche il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore Maurizio Manzi e il direttore del quotidiano 'La Provincia', Marco Bencivenga.
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