L'ANALISI
CREMONA . «PRIORITA' ALLA SCUOLA»
08 Gennaio 2021 - 19:01
CREMONA (8 gennaio 2021) – Come in tutta la penisola, anche a Cremona intorno alle 17 come da programma docenti, studenti e genitori hanno voluto esternare il proprio senso di frustrazione di fronte alle scelte dei vertici politico-istituzionali che ai loro occhi sembrano non considerare la scuola – e l'istruzione dei ragazzi - come una delle priorità. Il nodo è lo stop alla didattica in presenza alle superiori, con gli studenti e i professori che ormai da fine ottobre si sono dovuti adattare alla didattica a distanza.
Oltre un centinaio di persone hanno affollato piazza del Comune seguendo il moto di protesta nazionale lanciato dal comitato apolitico “Priorità alla scuola”. Diversi i cartelli e gli striscioni in mano a ragazzi e adulti per ribadire il proprio malcontento. “La scuola si cura non si chiude”, “In presenza, in continuità, in sicurezza #priorità alla scuola”, “Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere”, “Più mezzi di trasporto”: sono tra i tanti messaggi arrivati da una piazza composta, che però si è fatta sentire. E la manifestazione si è trasformata in un interessante confronto quando intorno alle 17,30 il sindaco Gianluca Galimberti è sceso tra i dimostranti per non sottrarsi alle proprie responsabilità di primo cittadino. Attorniato da un crocchio di gente, Galimberti ha provato per quasi un'ora a dare risposte alle domande e ai timori di professori, studenti e genitori che sembrano non comprendere più questo stallo sulle scuole superiori. I ragazzi dai 14 ai 19 anni si sentono sempre più disorientati e abbandonati.
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