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CREMA. IL GIALLO DI SABRINA
01 Ottobre 2020 - 10:59
CREMA (1 ottobre 2020) - Sopralluogo dei carabinieri del Ris - e dei periti di parte - in via Porto Franco, nella casa dove è morta Sabrina Beccalli nella notte tra il 14 e il 15 di agosto. E il fatto che la 39enne non sia più in vita, per il momento, è l’unico punto fermo. Il come sia avvenuto, i periti dell’accusa ma anche delle parti, vale a dire la famiglia dell’operaia e il difensore dell’unico indagato per la vicenda, quell’Alessandro Pasini in carcere da poco più di un mese, sperano di scoprirlo proprio tra quelle stanze. Perché la Procura della Repubblica di Cremona, che ha scelto come esperta l’anatomopatologa milanese Cristina Cattaneo, indaga per omicidio e distruzione di cadavere. E in particolare, ipotizzando un delitto innescato da una avance sessuale respinta. Mentre il vicino di casa, tradito da una telecamera di sicurezza che l’ha ripreso al volante della Panda di Sabrina il giorno della scomparsa della 39enne, sostiene che l’amica, madre di un ragazzo di 15 anni, sia stata stroncata da un’overdose di eroina e cocaina.
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