L'ANALISI
16 Marzo 2023 - 11:51
CREMONA - Case nuove a emissioni zero. E per tutte le altre requisiti più stringenti di efficienza. La discussa svolta dell’Europa sulle emissioni degli edifici pubblici e privati ambisce alla ristrutturazione dell’intero parco immobiliare europeo per renderlo più sostenibile. La battaglia nell’arena Ue è ancora tutta aperta e, dopo il via libera del Parlamento europeo, i negoziati tra le istituzioni comunitarie sono ora pronti a prendere il via. E tu cosa ne pensi? Sei d’accordo con l’obbligo Ue di ristrutturazione? Vota il nostro sondaggio.
Ecco i principali elementi di confronto a partire dal testo licenziato dagli eurodeputati con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti.
* IMMOBILI RESIDENZIALI - Entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D. Una promozione che richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%, con interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Per arrivare alle emissioni zero al 2050.
* EDIFICI NUOVI - Dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per quelli di proprietà o gestione pubblica la scadenza è fissata al 2026.
* SANZIONI - Toccherebbe ai governi decidere quali sanzioni applicare, oltre all’automatica perdita di valore degli immobili
non a norma.
* ESENZIONI - Ogni Paese può esentare fino al 22% del totale degli immobili. Dagli interventi sono esclusi i monumenti, le
case di vacanza (formalmente, abitate meno di 4 mesi l’anno), i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri
edifici di culto. Ma anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati.
* PARCO IMMOBILIARE - Per prendere in considerazione le differenti situazioni di partenza tra i Ventisette, nella
classificazione di efficienza energetica - che va dalla lettera A alla G - la classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro.
Sì, giusto adeguare la mia casa alle direttive Ue per raggiungere i criteri di sostenibilità
No, non sono disposto a spendere denaro in una fase economica così difficile
Sì, ma solo se ci saranno aiuti economici da
No, sono disposto a vendere la mia abitazione e andare a vivere in affitto
Non ho una opinione in merito
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