SOS ACQUA
CREMONA
26 Agosto 2016 - 18:13
Partenza con polemica per le unioni civili. La minoranza boccia la decisione della giunta di garantire parità di trattamento alle coppie dello stesso sesso consentendo per la celebrazione della cerimonia le stesse sale del Comune riservate ai matrimoni tra uomo e donna. “Cremona avrebbe dovuto seguire l’esempio di Piacenza, dove il sindaco Pd Paolo Dosi ha stabilito per le unioni civili non il salone che ospita i matrimoni civili ma gli uffici dello Stato civile”, va all’attacco Maria Vittoria Ceraso, consigliere della Lista Perri. A Cremona il ‘sì’ tra gay potrò essere pronunciato a Palazzo comunale, nelle stesse location dello scambio di fedi tra etero (sala Giunta, sala Quadri, sala Consulta, sala Azzurra, sala Rosa, sala ex Violini). E alle stesse tariffe.
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