‘Amici miei’ con Ugo Tognazzi giovedì 26 al Filo

CREMONA —E’ il film che ha reso immortale la ‘supercazzola’, è il film che ha glorificato le ‘zingarate’, è il film che guarda anche alla morte con uno sberleffo: Amici miei ha quarant’anni, è forse un po’ vecchiotto nello stile, ma non ha ancora smesso di far ridere. Lo interpretano Duilio Del Prete (il Necchi), Gastone Moschin (il Melandri), Philippe Noiret (il Perozzi), Adolfo Celi (il Sassaroli) e, naturalmente, Ugo Tognazzi, indimenticabile conte Mascetti, nobile decaduto e ormai spiantato, che gli amici aiutano a tirare avanti con eleganza, però, perché lui la carità non la vorrebbe. Il film racconta le (dis)avventure di quattro inseparabili amici di infanzia, cui si aggiunge il Sassaroli, brillante primario che in quanto a goliardate non è da meno degli altri. Il progetto del film era di Pietro Germi, che però si ammalò (è morto nel ‘74) prima di poterlo realizzare. La regia passò quindi a Mario Monicelli e il film uscì nel ‘75. Molti degli episodi raccontati, seppure ovviamente trasfigurati, si ispirano a persone e situazioni reali accadute in particolare a Firenze. Tra le scene più celebri, indimenticabile quella degli schiaffi alla stazione. Amici miei sarà proiettato giovedì sera (ore 21) al Filo a conclusione del convegno a Musicologia; il biglietto costa 5 euro. (b.c.)
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