L'ANALISI
ESTATE MUSICALE DEL GARDA
10 Maggio 2014 - 18:57
Luis Bacalov
SALO' - Giunge alla 56ª edizione e guarda al futuro l'Estate Musicale del Garda, festival violinistico internazionale che riafferma con orgoglio la sua lunghissima tradizione – è tra i festival estivi più longevi d'Italia – ma che proprio guardando alle proprie solide radici cerca di intercettare un pubblico sempre più ampio, coinvolgendo anche le giovani generazioni con una programmazione più varia, fresca e a cavallo tra i generi, non soltanto ancorata alla “classica”.
Non è un caso che l'inaugurazione sia affidata a Regina Carter, la grande violinista statunitense per la prima volta ospite della kermesse salodiana, artista formidabile ed eclettica che spazia dal jazz, alla world music alla classica con assoluta disinvoltura e con uguale virtuosismo, proponendosi come ideale “manifesto” di questa rinnovata tendenza espressiva dell'Estate Musicale. Debutto assoluto al festival anche per la PFM, gruppo icona del rock italiano che nei propri arrangiamenti ha sempre fatto un uso originale del violino e che con questo progetto in classic si inserisce “naturalmente” nel solco di una rassegna che mantiene comunque un pubblico affezionato alla musica colta.
Questo pubblico troverà pane per i suoi denti con il magnifico programma, tutto mozartiano, presentato dall'Orchestra di Padova e del Veneto con solisti Domenico Nordio e Francesca Dego, come dire due generazioni a confronto del panorama violinistico italiano e internazionale. Tra classica e crossover è l'appuntamento conclusivo del festival, quello che vedrà il Premio Oscar Luis Bacalov, dal pianoforte, abbracciare l'Orchestra d'archi Tartini e il violino solista di Antonio Cipriani.
E ancora una volta la rassegna ospita l'orchestra a fiati cittadina, la “Gasparo Bertolotti” diretta da Andrea Oddone, per un progetto che va a interagire con gli archi, nello specifico con il violoncello di Silvia Chiesa, solista di caratura internazionale, e un programma che prevede un pezzo tanto raro quanto affascinante, il Concerto per orchestra a fiati e violoncello di Friedrich Gulda.
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