CASALMAGGIORE – L’innovazione artistica dei Muvs ha trovato ancora l’apprezzamento dei casalesi che sabato sera hanno assistito alla ‘prima’ di ‘Branco-Preto‘, il nuovo spettacolo del gruppo culturale di danza di Casalmaggiore, andato in scena al Museo Diotti, location del tutto inedita per questo tipo di eventi. I due spettacoli, che avevano una capienza di 60 persone, sono andati entrambi esauriti. Tre sale del museo hanno fatto da cornice allo spettacolo, ideato da Alessandro Formis con musiche di Mulé e luci di Emanuele Piseri, che aveva come tematica i colori: bianco, grigio e nero, in portoghese branco, cinza e preto. I tre momenti che Formis, Pamela Carena, Chiara Froldi, Melissa Bosio, Azzurra Cerioli, Elena Sarzi Amadè e Manuela Amadasi hanno portato in scena affrontavano passaggi della vita come la maternità (bianco), l'azzardo (grigio) e la claustrofobia (nero). Il bianco era simbolo e promessa di una nuova vita con la vitalità vissuta in ogni fase della maternità. Il grigio era un contenitore del bianco e del nero; una terra neutrale, un ‘claustrum’ che portava malessere e che risvegliava paure archetipe come la solitudine, il vuoto, l’impotenza e l’asfissia. Il nero, infine, ricordava la negazione del colore e della vita futura. Un mezzo per contrastare le linee guida della società e ripercorrere la propria volontà affidandosi al caso e giocando d’azzardo.
Approfondimento su La Provincia in edicola martedì 7 maggio