L'ANALISI
27 Marzo 2014 - 12:18
CREMONA - Almir Gegic è definitivamente libero dopo un anno e quattro mesi trascorsi fra il carcere (140 giorni), gli arresti domiciliari (45 giorni) e l'obbòligo di firma in questura (per tre volte a settimana) con divieto di espatrio. Il presunto capo degli 'zingari', personaggio chiave nel processo sul 'calcioscommesse', è libero da oggi: il tribunale del riesame di Brescia ha accolto il ricorso presentato dal legale di Gegic, Luca Curatti, contro l'ordinanza con la quale il gip Andrea Milesi aveva rigettato l'istanza dello stesso avvocato difensore, considerando la persistenza del pericolo di fuga. "Questa è una storia davvero lunga - le prima parole di Gegic dopo la decisione del riesame -: finalmente il momento tanto atteso è arrivato. Ed è una bella sensazione. Partirò immediatamente per il Sangiaccato (regione tra la Serbia e il Montenegro, ndr) per riabbracciare la mia famiglia. Mi mancano molto mia moglie e le mie bambine". Gegic si dice pronto anche a tornare ad indossare la maglia della squadra svizzera del Rancate: "In teoria già sabato prossimo potrei scendere in campo".
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