L'ANALISI
27 Dicembre 2025 - 14:16
Davide Nicola
CREMONA - La Cremonese sta bene ed è pronta ad affrontare i campioni d’Italia nell’ultimo match del 2025.
«Mancherà Ceccherini per squalifica - spiega il tecnico Davide Nicola - ma torna Bianchetti dopo l’infortunio. Le soluzioni in difesa non mancano. In settimana inoltre ha avuto un attacco influenza Vandeputte ma si è sempre allenato. Resta fermo Collocolo perché si è fatto male lo scorso settembre e dopo tre mesi di sosta è rientrato al Centro Arvedi per lavorare. Sarà necessario seguire una preparazione personalizzata e quando avrà riacquistato la condizione potrà lavorare con i compagni».
Davide Nicola non vede l’ora di misurarsi contro i partenopei, gara dalla quale trae spunti di interesse per la crescita del gruppo grigiorosso. La squadra di Antonio Conte vuole chiudere una serie di trasferte avare di risultati tra campionato e Champions che l’hanno costretta a lasciare punti per strada.
«Se il Napoli lascia qualche punto per strada forse agli altri non dispiace, ma stiamo parlando dei campioni di Italia allenati da un tecnico straordinario come Conte. Arriveranno a Cremona galvanizzati dalla conquista della Supercoppa e non c’è dubbio che avremo davanti la prima della classe. Spesso dico che c’è differenza tra le squadre top e le altre e la classifica lo testimonia. I numeri del Napoli parlano chiaro: sono una grande squadra, organizzata e con giocatori abituati a giocare a certi livelli. A volte però può succedere che un avversario riesca a essere più competitivo».
Nicola arriva a spiegare perché il prossimo incontro accende in lui molto interesse.
«Per la Cremonese sarà l’occasione migliore per fare tesoro di quello che ha portato avanti finora. Cercherà di farlo con con serenità e dedizione».
Il tecnico grigiorosso non ha mai negato che la prima parte del campionato sarebbe servita per analizzare gli avversari e di riflesso anche il livello della Cremonese. A poche giornate dalla fine del girone di andata che cosa aggiunge il Napoli all’idea che la Cremonese si è fatta del campionato?
«Come ho detto allo Zini siamo chiamati a verificare tutto ciò su cui abbiamo lavorato finora. Il Napoli sa fare tante cose e tutte bene. Ha una cura maniacale della fase difensiva, sa gestire benissimo la fase di possesso, ha grandi abilità individuali, sa mettere in campo umiltà nel costruire il bel gioco e sa applicare un buon calcio ad alti livelli. Hanno vinto uno scudetto per queste ragioni e sono anche quest’anno molto competitivi. Adesso è arrivato il momento di mettere in campo tutto quello che abbiamo imparato ovvero la capacità di costruire la manovra in un modo piuttosto che in un altro, la capacità di renderci conto che dovremo occupare gli spazi al tempo giusto, il coraggio di interpretare una partita a testa alta. Per fronteggiare il Napoli servirà la summa di tutto quanto abbiamo appreso dal primo turno a oggi, sarà la gara della verifica e questo mi rende molto curioso. Per affrontare il Napoli serve compiere un altro step mentale, perché incontrare la squadra di Conte è motivo di gratificazione e sfida».
Di fronte a una squadra molto aggressiva teme un avvio pressante come era già accaduto nel match contro la Juventus?
«Non solo in avvio, perché durante tutta la gara dovremo aspettarci momenti così. Poi la gara cambia spesso dinamiche, ci saranno situazioni di massima precisione e altre magari di grande confusione ma dovremo essere bravi a ribaltare l’azione contro un Napoli che vanta una grande forza d’urto».
In uno stadio Zini pieno quanto conta il tifo locale che sarà quasi pareggiato da quello ospite?
«Indubbiamente il Napoli è una realtà molto seguita ma anche i cremonesi non mancano mai in casa e fuori. Credo che il pubblico avrà un’ulteriore importanza nel trasferire ai miei ragazzi quella sicurezza e quella spensieratezza positiva per affrontare un avversario di questo tipo. In questa grande prova avremo bisogno di sostegno, alziamo i decibel in campo e fuori».
In questa sorta di verifica di fine anno inciderà più l’esperienza o la freschezza dei giovani grigiorossi?
«Incide tutto, noi cercheremo di fare quello che sappiamo fare, ma anche le cose banali incidono: basta occupare trenta centimetri di campo una frazione di secondo prima per cambiare tutta un’azione. Più si alza la qualità e più mi galvanizzano queste gare».
Dopo la conquista della Supercoppa il presidente del Napoli De Laurentiis ha detto di prestare attenzione agli agguati. Una battuta o un modo di tenere alta la pressione?
«Credo che, fondamentalmente, quando lotti per tanti obiettivi devi essere sempre competitivo e quindi bisogna tenere alta l’attenzione. Nel calcio la cosa più difficile è mantenersi affamati perché basta davvero poco per trovarti in difficoltà. Poi la Cremonese verso di loro dovrà fare il triplo del lavoro lo stesso».
Fra poco aprirà il mercato: ha chiesto un regalino alla società?
«Avete detto bene: aprirà fra poco. Quindi adesso si pensa solo alla gara ma sinceramente io sono contento così. Magari bisogna vedere se qualcuno avverte delle esigenze diverse, ma questa analisi andrà fatta fra un paio di settimane almeno».
La Cremonese è stata definita la rivelazione del campionato. Un’etichetta che vi stimola?
«Non so se è stata definita così, se non è una gufata spero che lo dicano anche a fine campionato, ma oggi non mi interessa nulla».
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