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CALCIO SERIE A

'Napoli, attento alla Cremonese'

Il doppio ex Mondini parla della sfida dello Zini

Fabrizio Barbieri

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26 Dicembre 2025 - 18:49

'Napoli, attento alla Cremonese'

Luca Mondini ai tempi della Cremo

CREMONA - Domenica lo Zini si prepara a vivere un pomeriggio dal sapore speciale contro i campioni d’Italia. La Cremonese di Davide Nicola, rivelazione di questo campionato per continuità, organizzazione e spirito di sacrificio, ospita il Napoli di Antonio Conte, reduce dal trionfo in Supercoppa Italiana a Riad e desideroso di confermare anche in campionato la propria forza. Due squadre che arrivano alla sfida con stati d’animo differenti, ma accomunate da una forte identità tattica e mentale. La Cremonese ha costruito la sua classifica con lavoro, compattezza e un gruppo che ha fatto dell’unità la propria forza. Il pubblico grigiorosso si riconosce nello spirito battagliero e nella capacità di non mollare mai, caratteristiche che sono diventate il marchio di fabbrica del tecnico Nicola. Il Napoli, invece, porta in dote il peso di una vittoria prestigiosa, con la consapevolezza che l’onda lunga dell’entusiasmo può essere una spinta, ma anche una possibile distrazione. In questo scenario si inserisce la voce di Luca Mondini, doppio ex della gara e uomo che conosce molto bene l’ambiente grigiorosso e quello partenopeo: 44 presenze con la Cremonese e 24 con il Napoli nel corso della sua carriera, oltre a un rapporto speciale con Davide Nicola, con cui ha condiviso diverse stagioni. Oggi Mondini allena i portieri nel settore giovanile del Parma, ma guarda con grande attenzione alla sfida dello Zini, consapevole che si tratterà di una gara complessa, fatta di episodi, di equilibrio e di scelte tattiche che potranno indirizzare il risultato. Sarà anche una sfida di mentalità, oltre che di moduli e numeri, perché dopo una vittoria importante come quella della Supercoppa il rischio più grande è quello di perdere un filo di concentrazione. Ed è proprio qui che si giocherà una fetta importante della partita: nella capacità di restare affamati, lucidi e pronti a colpire al momento giusto.

Che gara vede? «Complicata, perché la Cremonese di Nicola sa preparare benissimo le partite. Davide è un grande allenatore che sa tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Il Napoli potrebbe arrivare un po’ stanco dopo le gare di Supercoppa a Riad e forse anche leggermente appagato dalla vittoria. In più, le partite subito dopo le feste natalizie sono sempre particolari, più insidiose di quanto si pensi».

Com’è ripartire dopo due giorni di totale relax con le famiglie? «Un calciatore non stacca mai la testa. Un po’ di rilassatezza ci può stare, ma un professionista non perde mai di vista il suo mestiere. La vera difficoltà è ritrovare subito i ritmi partita, ma di sicuro entrambe le squadre saranno pronte e concentrate, perché la classifica non ti permette di fare regali».

I giocatori chiave? «Da una parte dico Jamie Vardy. È un fattore in questo tipo di match: anche se è avanti con l’età ha sempre la mentalità giusta e il fuoco negli occhi. Gioca ogni pallone come se fosse l’ultimo e questo fa la differenza. Dall’altra parte Hojlund e Neres sono i giocatori più in forma del momento, quelli che possono cambiare la partita con uno strappo o una giocata improvvisa».

Si aspettava una Cremonese così in alto in classifica? «Non proprio così, ma mi aspettavo una buona stagione. Nicola è una garanzia e sa fare grandi imprese. Le sue squadre sono sempre compatte, concedono pochi spazi e sono difficili da affrontare. Quando riescono a portarti sul loro terreno diventano davvero complicate da superare».

Nicola è uno specialista delle salvezze o può puntare a una grande squadra? «Ho giocato con Davide sia ad Andria che a Spezia e lo conosco bene. È una persona eccezionale. Gli auguro il meglio, ma credo che oggi il suo status sia quello dell’allenatore delle imprese, delle squadre che devono salvarsi, delle situazioni difficili. Poi spero davvero che gli possa capitare una grande occasione, perché ha dimostrato in questi anni di meritarsela». Quota salvezza? «Non credo sarà altissima. Le squadre in coda non stanno facendo molti punti. Tra fine andata e inizio ritorno di solito c’è uno snodo importante, ma penso che si resterà sotto i 40 punti».

Ha ancora rapporti con la Cremonese? «È stata un’esperienza importante del mio passato. Attualmente non ho rapporti diretti con i giocatori, conosco Castagnetti ma ormai è un ex. Ho invece ottimi rapporti con mister Nicola e con il suo vice Barone, che è un grande amico».

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