L'ANALISI
13 Dicembre 2025 - 21:35
Il mani d Simeone
TORINO - Il finale di Torino-Cremonese è stato segnato da un episodio destinato a far discutere a lungo. Nel recupero, sul cross di Zerbin, il netto tocco di mano di Giovanni Simeone in area ha negato alla Cremonese un calcio di rigore apparso evidente, scatenando nel post partita la reazione di tifosi e addetti ai lavori.
In serata, la decisione arbitrale è stata contestata anche da diversi commentatori televisivi e sui social, tra cui Luca Marelli su Dazn, che ha evidenziato come il gesto del difensore granata fosse punibile perché «aumenta il volume».
Decisamente arrabbiato anche il direttore sportivo grigiorosso Simone Giacchetta è intervenuto in zona mista per commentare l’accaduto. «Accettiamo il verdetto del campo, ma non possiamo nascondere l’amarezza per un rigore che a noi è sembrato evidente. Punizione battuta da oltre 30 metri, la palla prende una traiettoria ibrida per via di un tocco di mano del calciatore del Torino, che si avvicina al pallone per colpirlo e si allarga in maniera vistosa. Fa male che non sia stato assegnato, perché c’erano tutti i presupposti per il rigore. Il Var può smentire o confermare, ma a questo punto i parametri decisionali non sono più evidenti, il braccio aumenta il volume del corpo ed è evidente, quello sì. Ci manca un calcio di rigore che ci manda a casa con una sconfitta».
L’arbitro non è stato richiamato al monitor dal Var. Come lo spiega?
«Il direttore di gara mi ha detto che è stata confermata la decisione del campo, anche adesso nell’immediato post partita mi ha detto che dal campo sembrava non punibile e hanno scelto così. Ripeto, accettiamo il giudizio però le immagini e tutti quelli che erano in campo hanno visto il fallo di mano volontario per intercettare la palla, non ci sono state deviazioni ed era una palla leggibile. A mio parere ci sono tutti i presupposti per l’assegnazione di un calcio di rigore».
Una presa di posizione netta, ma composta, che riflette il malcontento della Cremonese per un episodio che ha inciso sull’esito del match e che continua ad alimentare il dibattito. Ora resta la curiosità di capire se ne parlerà Rocchi nella trasmissione Open Var di martedì sera.
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