L'ANALISI
12 Dicembre 2025 - 13:54
Davide Nicola
CREMONA - Davide Nicola è pronto a tornare a Torino da ex e mette in guardia la Cremonese sui pericoli che la partita contro la squadra granata potrà riservare.
«Conosco molto bene l’ambiente di Torino - esordisce il tecnico grigiorosso - e ho già detto ai miei ragazzi che sarà per noi una gara durissima. Non bisogna farsi ingannare dai numeri perché il Torino non ha incassato gol cinque volte, ha battuto squadre come Roma e Napoli e la metà dei gol che ha incassato sono arrivati in due gare e mezzo. Questo dice che il Torino è una squadra molto forte, che ha potenziale e una struttura di gioco consolidata. Le tre sconfitte consecutive non le prendo nemmeno in considerazione perché possono capitare a chiunque, come a noi. Siamo in serie A e quando arrivano momenti del genere non vuol dire che manca qualcosa o che la squadra ha perso valore. Quanto a noi dovremo mettere ancora più voglia di dimostrare, più grinta e più concentrazione».
La Cremonese si presenta a Torino con una classifica migliore, ma Nicola fa spallucce.
«Non mi interessa pensare a cosa è stato e a cosa sarà, voglio andare a Torino sapendo che è la prima gara in un ambiente molto particolare in cui sarà molto dura giocare con determinazione senza farsi prendere dalla frenesia. Occorre la giusta concentrazione di fronte a una squadra forte, ma dovremo essere bravi a fare il nostro gioco sapendo che giocheremo più gare all’interno della stessa partita. La Cremonese deve avere voglia di battersi continuamente».
La Cremonese ha cancellato tre sconfitte consecutive con due vittorie in cui sono stati segnati 5 gol a fronte di uno solo incassato.
«Non mi voglio soffermare sulle gare che possono portare meno risultati. La Cremonese deve guardare da dove è partita, cosa sta facendo e cosa sta costruendo per avere una sua identità precisa. A noi costa tutto una enorme fatica, ma è una fatica che scegliamo di fare e che vogliamo fare con attenzione e godimento. Non penso al blocco di risultati negativi ma solo alla crescita del gruppo, miriamo sempre al miglioramento individuale e del gruppo, sapendo che ogni gara che affrontiamo ci pone di fronte avversari diversi con difficoltà diverse. Impariamo sempre e non finiamo mai: possiamo imparare dalle sconfitte ma non è detto che tutto funzioni bene quando vinciamo. Mostrare che abbiamo voglia di batterci conta più di tutto il resto».
In campo quindi una Cremonese che non rinuncerà alla lotta e che finora ha trovato risorse anche dalla panchina e quindi da una rosa che si è rivelata profonda. Finora dalle riserve sono arrivati 4 gol e 6 assist.
«E’ il risultato a cui vogliamo ambire per la nostra mentalità. Dico sempre che chi entra dalla panchina e riesce a essere determinante meriterebbe di avere una copertina dedicata a lui, perché quando entri e fai bene le cose vuol dire che hai già immaginato la gara che ti aspetta e che cosa devi fare per essere determinante. In un gruppo conta l’omogeneità, indipendentemente se un giocatore entra in campo subito o a gara in corso. Non sempre ci riusciamo ma la nostra ambizione è arrivare proprio a essere tutti ogni volta determinanti».
Il Torino ha un gioco collaudato nonostante oggi abbia la difesa peggiore del campionato.
«Come ho detto tanti dei gol presi, il Torino li ha subiti nelle ultime gare. Ogni singola gara va giocata e noi abbiamo la consapevolezza che possiamo misurarci contro avversari di livello: crediamo di poter competere e vogliamo dimostrare di saperci battere e questa è la gara perfetta per dimostrarlo».
Nella gestione della gara il gruppo sta lanciando segnali positivi?
«Abbiamo compiuto step di crescita importanti, legando consapevolezza e identità di gioco. La capacità individuale di leggere il gioco e quella di integrare caratteristiche diverse è un tassello della nostra crescita. Abbiamo allargato il gruppo squadra, ogni giocatore può determinare questa crescita. E’ un processo che finisce mai a qualsiasi livello: la cura del particolare, la voglia di dimostrare che si può fare sempre qualcosa di diverso ti tiene vivo e se dimostri questo impegno si crea una energia che aiuta a crescere».
Per quanto riguarda la squadra Nicola non si sbilancia su eventuali ballottaggi.
«Ormai lavoro con un gruppo che conosco bene e mi piace come lavora. Non ho dubbi se dovessi scegliere, ma il mio scopo è creare un piano gara contando su più giocatori possibili. La cosa che conta è che io mi fido e mi piace vedere che i ragazzi lavorano bene. Io spero di avere tutti anche se c’è qualche dubbio su Sarmiento e su Faye che però è fuori dalla gara contro il Pisa».
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