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CALCIO SERIE A

Nicola: "Cremonese piccola ma con la voglia di fare"

Arriva la Roma capolista dopo la sosta: "L'entusiasmo non è mai venuto meno, non possiamo permettercelo"

Ivan Ghigi

Email:

ighigi@laprovinciacr.it

22 Novembre 2025 - 14:41

Nicola: "Cremonese piccola ma con la voglia di fare"

Davide Nicola

CREMONA Sosta produttiva per la Cremonese: ne è convinto Davide Nicola che trova sempre un lato positivo. Il mini break di due sconfitte infatti non ha scalfito lo spirito della Cremonese. «Per noi la sosta è sempre un modo per concentrarci sul lavoro da fare specie se anticipa un ciclo impegnativo. Abbiamo giocato cinque partite dopo cena che cambiano i tempi di recupero. Con la sosta abbiamo fatto un bel check up per capire chi poteva rientrare. Si dividiamo il campionato in cicli o mini cicli accadrà ancora di non raccogliere risultati eppure nelle ultime due gare la Cremonese secondo me ha giocato bene. Le buone notizie è che recuperiamo Grassi, Pezzella e Sanabria. Zerbin rientra la settimana prossima mentre Faye svolge un lavoro differenziato. Moumbagna e Collocolo saranno pronti fra due mesi»

Allo Zini si riparte affrontando la capolista Roma.

«Parlare della Roma significa parlare di un grande allenatore come Gasperini, uno dei migliori in circolazione, un vero innovatore degli ultimi anni. La Roma è una grande realtà, noi siamo piccoli ma testardi. Se pensi che affrontiamo la migliore difesa del campionato sembra che non ci siano presupposti buoni ma vogliamo cercare di creare fastidi alla Roma. In campo andremo con la scintilla e credere che possiamo farcela. Tutte le squadre sono toste, sia quelle che coltivano obiettivi alti, sia quelle che hanno altri traguardi da raggiungere».

La sconfitta di Pisa pesa sul morale?

«Non possiamo permetterci di perdere morale, perché sappiamo bene che le gare reggono su un singolo episodio. Non mi nascondo dietro a frasi fatte, sono consapevole che il percorso nasconde insidie ma siamo convinti che certe prestazioni possono darti qualcosa. Adesso siamo nella fase in cui vogliamo migliorare i dettagli, siamo consapevoli che possiamo concretizzare il nostro lavoro e lo facciamo con grande serenità. Non possiamo sapere quando riusciremo a raggiungere il nostro top ma non per questo perdiamo entusiasmo. Ho di esperienza in queste realtà e non voglio vedere problemi quando non ce ne sono. Per me la Cremonese sta giocando bene e non si è persa d’animo».

Come si prepara offensivamente una gara simile?

«Le soluzioni per fare gol sono simili per tutte le squadre, quello che cambia indubbiamente può essere la fisicità del gioco, l’intensità degli avversari che giocano più a uomo o meno, cambia il gesto tecnico. Dobbiamo adattarci ai requisiti degli avversari per limitarli e aumentare i nostri requisiti. In allenamento non puoi riproporre le stesse cose che fra la Roma ma provi situazioni che si avvicinano il più possibile».

Avere più giocatori a disposizione aiuta a migliorare i dettagli?

«Questa è la mia ambizione sicuramente. Alcune caratteristiche sposate con altre danno risultati diversi, però come ho detto l’assenza di qualcuno mi ha permesso di scoprire le qualità di altri. La Cremonese è la squadra che ha utilizzato più giocatori quindi la rosa è competitiva e c’è fiducia nei ragazzi».

Proprio con le assenze la Cremonese ha trovato un suo equilibrio.

«La squadra ha equilibrio ma rientra nello step migliorativo in cui dobbiamo rendere tutto fluido e migliorare i dettagli, dall’interpretazione alla qualità individuale. Vedo che i ragazzi sono molto applicati e devo lasciargli il tempo di scoprire se stessi, perché hanno qualità che trasformeranno e renderanno visibili. Ognuno ha anche una sua emotività, io sono lì a supportare tutto. Ogni aspetto è in evoluzione, perché anche se abbiamo una identità c’è anche volontà di sperimentare nuove cose. Quando raccogli risultati è molto facile essere motivati, ma noi siamo motivati sempre».

Sono attesi anche tanti tifosi giallorossi. Quanto conterà il supporto del tifo grigiorosso per vincere anche sugli spalti?

«Nel nostro lavoro vogliono vincere tutti, ma si vince in tanti modi. Teniamo conto anche da dove si parte perché le vittorie sono funzionali al lavoro che si fa. C’è grande rispetto da parte nostra per gli avversari, ma è Cremona che ha grande rispetto di tutti, parlo anche del pubblico. Qua si sta vedendo un processo crescita. Io dico sempre che esistiamo perché esiste il pubblico. Unire squadra e pubblico per crescere insieme è utile e bellissimo. Fuori ci danno la forza e la parte emotiva che lascerà un ricordo nella storia».

Come giudica il campionato di Bonazzoli? «Federico è uno di quelli che ho allenato di più anche se non mi piace parlare di un solo reparto. Lui è un giocatore che incide, ha maturato la sua consapevolezza in un ambiente giusto. Cremona è giusta per lui e sa come giochiamo, sa cosa vuole e ha grande equilibrio. Deve andare avanti così, ha grande sensibilità ed è intelligente. Non cambierò la mia opinione sia che segnerà più gol, sia che non segnerà più».

La Cremonese è stata definita una realtà piccola. In che cosa lavorerebbe per farla crescere?

«Non è mio compito, l’Atalanta si è costruita in oltre un decennio. L’obiettivo reale oggi è salvarsi poi a fronte di un anno esperienza si può costruire meglio. C’è chi lo fa alla svelta, chi più lentamente. Dipende anche dagli investimenti che fai o se preferisci valorizzare i tuoi ragazzi. In ogni caso serve tempo e ora la testa è solo alla salvezza».

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