L'ANALISI
16 Novembre 2025 - 21:01
Il fallo su Garrett non sanzionato nell'ultima azione
CREMONA - La Juvi Ferraroni cade al PalaRadi contro Rieti per 74-76 al termine di una partita che lascia più di un rimpianto. Un match vissuto su continui strappi, con la squadra di Bechi incapace di trovare quella continuità necessaria per mettere davvero le mani sulla partita. Prima l’allungo juvino, poi il controparziale degli ospiti, quindi un finale punto a punto in cui ogni possesso ha pesato come un macigno.
L’ultimo minuto, in particolare è stato un condensato di emozioni e colpi di scena. Panni aveva provato a caricarsi la squadra sulle spalle, dopo una gara vissuta a corrente alternata: nel quarto periodo si è acceso al momento giusto regalando energia e soprattutto il sorpasso che sembrava poter indirizzare la sfida.
Ma la Juvi non è riuscita a capitalizzare. Un paio di errori di Garrett hanno spalancato a Rieti la strada per tornare avanti. Dall’altra parte nel momento più complicato per gli ospiti è stato Guariglia a prendersi la scena: due triple pesantissime e un paio di letture da veterano hanno rimesso in carreggiata una Rieti che sembrava in affanno. Il finale è stato una lama che ha tagliato le speranze oroamaranto. Sul 72-75, la mancata difesa su Perry a nove secondi dalla sirena ha rappresentato il colpo più duro: una distrazione fatale che ha permesso all’esterno reatino di trovare un canestro fin troppo semplice. Il gioco del fallo sistematico non ha poi portato ai risultati sperati per la Juvi, che ha continuato a inseguire senza riuscire a riagganciare la gara.
E resta inevitabilmente il rammarico per l’episodio finale: l’ultima penetrazione di Garrett, fermata da un intervento di Pascolo probabilmente falloso. Gli arbitri hanno scelto di non fischiare, lasciando correre un contatto che avrebbe potuto mandare il numero americano in lunetta per i potenziali liberi del 76-76. Una decisione che pesa, soprattutto in una partita in cui McConico non è riuscito a mettere a referto nemmeno un punto, di fatto costringendo la Juvi a giocare con un americano ‘in meno’.
Sulla sconfitta restano l’amaro in bocca e la sensazione di aver gettato al vento una gara alla portata, contro una Rieti solida ma non irresistibile. Troppi i canestri facili sbagliati, troppe le disattenzioni nei momenti chiave. La Juvi ha lottato, è rimasta in partita fino all’ultimo possesso, ma non è bastato. E il 74-76 finale è una lezione che dovrà servire per il prosieguo del campionato.
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