L'ANALISI
CALCIO SERIE A
12 Novembre 2025 - 14:20
Filippo Terracciano
CREMONA - Presenze in campionato ne aveva già accumulate in passato, una certa esperienza nella massima Serie non gli manca, ma a Cremona ha effettuato un salto di qualità ulteriore, perché ha già assaporato due volte la gioia del gol. Reti che hanno fruttato alla Cremonese punti pesanti. Filippo Terracciano ha messo la firma nel successo contro il Sassuolo e quindi nel pareggio contro l’Udinese. Quattro punti nati grazie anche ai suoi stacchi di testa, con tanto di dedica a nonno Giorgio, a cui il giocatore era molto legato, pubblicata sui social.
Il giocatore scaligero a Cremona sta ritrovando la stessa continuità che aveva conosciuto a Verona nel girone di andata della 2023-2024. Un rapporto costante con il campo che al Milan invece era venuto a mancare.
«Non è la prima volta - racconta Terracciano - che mi ritrovo a giocare in una realtà simile a quella di Cremona. In passato con il Verona ho affrontato stagioni complicate in cui l’obiettivo era la salvezza, quindi so bene quanto sia necessario restare sul pezzo. Proprio l’esperienza guadagnata a Verona mi ha facilitato l’ingresso nella realtà della Cremonese dove ogni giorno cerchiamo di lavorare per il nostro obiettivo».
Ingresso che si sta rivelando fondamentale per l’impianto di gioco di Nicola, visto che Terracciano è pedina fissa del trio arretrato grigiorosso. Si aspettava tanta solidità da parte della difesa?
«Non vorrei sembrare presuntuoso, ma qualcosa di simile me lo aspettavo perché da quando sono arrivato abbiamo lavorato moltissimo sulla fase difensiva. Il discorso però non andrebbe limitato solo a chi gioca dietro. La comunicazione fra reparti è ottima ed è con la collaborazione di tutti che riusciamo a difenderci bene. Non limitiamo tutto solo ai tre difensori, perché è anche grazie a tutti gli altri compagni che riusciamo a migliorare».
Verrebbe da dire che la difesa grigiorossa svolge ius grande gioco di squadra visto che ha contribuito a conquistare punti con i suoi gol. Due per Baschirotto e altrettanti per Terracciano. Lavorate molto sui calci piazzati?
«Sì, ma il grande merito andrebbe dato al battitore, perché se i calci piazzati diventano palloni pericolosi dipende spesso da come viene calciata la palla e Vandeputte da questo punto di vista offre un ottimo aiuto. Dai cali piazzati indubbiamente sono nati gol importanti che hanno fruttato punti e questo è un aspetto che non sottovalutiamo: sappiamo quanto possono essere utili i piazzati nel cacio di oggi e quindi cerchiamo di sfruttarli al meglio».
Nicola ha messo poche volte mano alla difesa se non per sopperire ad assenze obbligate. Che valore ha una difesa sempre uguale?
«Credo che avere continuità possa facilitare la collaborazione reciproca con i compagni perché ci si conosce meglio. Fino a questo momento Nicola ha cambiato pochi uomini ma chiunque è entrato in campo ha dato il suo contributo alla grande. Anche chi gioca meno credo si senta coinvolto perché tutti si allenano bene. C’è un grande equilibrio fra di noi e siamo compatti anche in queste cose».
Come giudica Terracciano il suo progresso da quando è arrivato alla Cremonese?
«Devo dire che sono contento per la crescita che sto affrontando. Di questo devo ringraziare lo staff e il mister che mi aiutano e mi danno consigli proprio per migliorarmi. Sento che mi viene riservata molta attenzione e ne sono grato. Da parte mia c’è un duro lavoro per raggiungere determinati obiettivi».
A proposito di obiettivi, la Cremonese sembra che stia tenendo un passo adeguato a quello che ha in mente.
«Sappiamo che serve sempre grande equilibrio mentale perché il campionato è lungo. Dobbiamo solo guardare a noi stessi perché c’è un determinato numero di punti che dobbiamo conquistare. Solitamente la quota salvezza ogni anno ruota attorno a cifre simili, siamo attorno ai 35 o 36 punti. Oggi non guardiamo assolutamente quella soglia, ma restiamo con lo sguardo solo su quello quello che dobbiamo fare giorno dopo giorno».
Quanto agli obiettivi personali, la Cremonese può essere un trampolino di lancio per vedere Terracciano in azzurro?
«Sicuramente la Nazionale è un sogno e un obiettivo, ma tutto passa dal lavoro quotidiano, dalla continuità di rendimento. Guardare troppo in là non ha senso, come ho detto restiamo focalizzati a quello che accade giorno dopo girono. La Cremonese può essere un trampolino di lancio e ringrazio per l’opportunità che mi sta offrendo. Quando e se arriverà il momento mi farò trovare pronto».
La Cremonese affronta la sosta dopo due sconfitte. Alla luce di due prestazioni in cui la squadra avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più, come ci si riprende da questo doppio passo falso amaro?
«Dopo le sconfitte contro Juventus e Pisa più che roderci dentro dobbiamo solo pensare a continuare su questa strada. Come ho detto, da noi devono regnare l’equilibrio, la serenità e la costanza nel lavoro. Queste sono le cose che ci permettono di compiere il nostro percorso, perché la classifica adesso non si guarda. L’avversario che ci aspetta conta relativamente, dobbiamo solo allenarci bene e preparare di volta in volta la partita. Credo che abbiamo sempre mantenuto l’atteggiamento giusto, dobbiamo solo continuare su questa traiettoria».
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