L'ANALISI
31 Ottobre 2025 - 11:34
 
												Coach Luca Bechi
CREMONA - Dopo due trasferte consecutive, la Juvi Ferraroni Cremona torna finalmente al PalaRadi. Domenica arriva Pesaro, una delle sorprese di questo inizio di stagione. Un avversario che, nelle parole di coach Luca Bechi, rappresenta una sfida stimolante ma anche complessa per la sua squadra. «Sarà una partita di grandi emozioni e di grande tensione sportiva, ovviamente. Pesaro è una formazione che mette tanta energia in campo e che gioca con un’ottima condivisione del pallone. È un gruppo costruito con equilibrio, formato da giovani di talento e da giocatori esperti, un mix tra italiani e stranieri di ottimo livello. Non a caso stanno facendo molto bene, anche se nessuno si aspettava di trovarli primi in classifica».
La Juvi torna a casa dopo un doppio impegno esterno che ha lasciato sensazioni contrastanti. «A Pistoia siamo stati molto efficaci. Abbiamo giocato una partita solida, con ritmo e attenzione. A Cento invece abbiamo disputato un buon incontro ma loro hanno fatto una prestazione davvero importante. È una sconfitta che ci ha insegnato qualcosa. Ora però abbiamo già voltato pagina: la testa è alla gara contro Pesaro, un altro test impegnativo ma anche una grande opportunità per misurarci».
Il calendario non concede pause, con tante partite ravvicinate che riducono i tempi di recupero. «Giocare continuamente ti obbliga ad avere poco tempo per rifiatare e lavorare su certi dettagli. Le trasferte pesano, perché si recupera meno, ma la squadra sta bene. C’è qualche piccolo acciacco, com’è normale, ma nulla di serio. L’importante è mantenere alta l’attenzione e la concentrazione in ogni allenamento».
Bechi non vuole cercare alibi. «Siamo consapevoli che il ritmo è intenso per tutti. L’obiettivo è adattarsi e farci trovare sempre pronti. In questo gruppo c’è disponibilità da parte di tutti e questa è la cosa più importante. In un roster come il nostro serve l’apporto di ogni giocatore».
Tornando alla sconfitta dell’ultimo turno, l’analisi del tecnico è lucida: «A Cento ci è mancata la continuità. Abbiamo avuto momenti molto buoni e altri in cui abbiamo concesso troppo. In partite del genere quando subisci un parziale importante diventa poi difficile recuperare. Dobbiamo imparare a gestire meglio i momenti di difficoltà, restando uniti e compatti. Sono aspetti».
La Juvi, però, ha dimostrato di avere carattere. «Sì, la squadra è viva. Ha voglia di combattere, di crescere e di migliorare partita dopo partita. Ci sono margini di crescita importanti e l’atteggiamento è quello giusto».
Il tecnico guarda con fiducia al ritorno tra le mura amiche, dove la Juvi ha spesso trovato la spinta del proprio pubblico. «Mi auguro di vedere tanta gente al PalaRadi. Il nostro è un gruppo che gioca con entusiasmo, che vuole divertirsi e far divertire. Dopo il sabato con Cremonese-Juventus spero che ci sia continuità di passione e che il pubblico venga a sostenerci. Ne abbiamo bisogno: la spinta dei tifosi può fare la differenza».
La sfida con Pesaro sarà quindi un banco di prova significativo, contro una squadra in fiducia ma anche per una Juvi desiderosa di confermarsi competitiva. «Affrontiamo un avversario solido ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Lavorare sulle nostre certezze, limitare gli errori e giocare con intensità per quaranta minuti. Se lo faremo, potremo dire la nostra anche contro una squadra che oggi sta viaggiando forte».
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