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CALCIO SERIE A

Nicola: «La Cremonese vuole essere competitiva contro un avversario imbattuto»

Il tecnico alla vigilia della gara contro l'Atalanta. «Audero convocato ma non so se gioca subito. Grassi è out»

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2025 - 13:51

Nicola: «La Cremonese vuole essere competitiva contro un avversario imbattuto»

Davide Nicola

CREMONA - L’Atalanta è un avversario di livello europeo, con una rosa lunga e di qualità per reggere gli impegni ravvicinati tra campionato e coppe. Davide Nicola sa bene che allo Zini sarà una gara complicata, ma riparte dalle cose belle viste contro l’Udinese.

«Sono sempre soddisfatto quando vedo in campo quello su cui lavori, fermo restando che bisogna rendere fluido questo gioco il più a lungo possibile e ci sono altre aree di miglioramento. Ogni avversario rappresenta un’altra sfida in cui cercare di fare meglio. L’Atalanta è ancora imbattuta, è consolidata in ambito internazionale e attraverso Juric, che stimo moltissimo, sta portando avanti quello che già faceva Gasperini. Per noi sarà una gara molto tosta e dovremo gestire le forze visti gli impegni ravvicinati».

Si parla tanto dell’Atalanta che fatica a vincere e a segnare. Inoltre che impressione le hanno fatto le parole di Tudor sulla Cremonese?

«L’Atalanta fatica a segnare ma non perde mai, quindi per noi resta una gara difficile in cui dovremo essere altamente competitivi. Tudor? Ho letto, ma lascia il tempo che trova. Credo volesse dire che è probabile che una squadra in lotta per lo scudetto possa vincere più di una squadra che lotta per salvarsi. Però mai dire mai».

L’Atalanta davanti varia molto il gioco, ma dietro concede spazi. Come sfruttare questo aspetto?

«Ognuno si crea il suo destino all’interno della gara e anche di fronte a una grande squadra sei convinto di poter creare le tue occasioni. Una squadra come l’Atalanta ha tante armi, noi abbiamo le nostre e la voglia è sempre quella di essere competitivi. Fermo restando che contro certe realtà l’aiuto dei tifosi farà molto. Io comunque di buchi in difesa dell’Atalanta ne vedo pochi. Se prende gol è perché sono bravi gli altri. Noi abbiamo le nostre idee da portare avanti e se mettiamo qualità nel costruire il gioco tutto diventa più bello e più veloce».

L’Atalanta dipende troppo da Krstovic in attacco?

«Obiettivamente non posso rispondere in maniera precisa, dico solo che l’Atalanta ha nomi strepitosi perché deve affrontare molti impegni».

Passando alla Cremonese pensa già a qualche rotazione o le tiene per le prossime gare?

«Le rotazioni sono anche quelle che faccio in partita, per cui ne faccio tante. Qualcosa faremo per ovvii motivi».

A centrocampo si potrà vedere Sarmiento dall’inizio?

«Ci sono tanti giocatori che potrebbero partire dal primo minuto, ma non è che se uno parte subito è più bravo. Quelli che scelgo li contestualizzo in base all’avversario che trovo o al compagno che affiancano. Abbino certe caratteristiche con altre, per cui le scelte sono dettate da tante considerazioni. Così si trovano equilibri».

Vardy ha dato verticalità alla squadra con ripartenze importanti.

«Sono d’accordo, Vardy è stato messo titolare dopo alcune gare da subentrato e, nel momento in cui si poteva vederlo veramente all’opera, ha dimostrato ciò che si porta dietro oltre alla grande capacità di aiutare la squadra e creare occasioni notevoli. C’è da valutare solo la capacità di gestione del carico perché ha fatto numeri da top player e non ha 20 anni. Se tiene quei numeri lì qua andiamo oltre il campione, conta anche la mentalità che ha. Adesso dovremo incastrare tutto per permettere a questa squadra di sfruttare le forze che ha. Vardy è utile in questa gara ma non so se da subito o in corso d’opera. E poi ho altri che hanno bisogno di ritrovare brillantezza giocando».

Quando lei parla della prestazione che si aspetta, puntualmente la squadra risponde sul campo. Un bel segnale?

«La squadra è partita ponendosi obiettivi e il primo era capire se potevamo competere in campionato senza pensare solo a dominare gli altri. Dobbiamo crescere con umiltà e abbiamo capito che se siamo squadra e siamo compatti possiamo essere forti. Individualmente magari valiamo meno, ma c’è anche da fare un passo in avanti e trovare il coraggio di sfruttare più il campo senza scoprirsi e prevedere che i puoi perdere palla. Adesso queste due cose insieme vanno portate avanti con continuità e contro avversari diversi, ognuno con le sue qualità. Con l’Atalanta mi aspetto una gara impegnativa fisicamente e serviranno certe caratteristiche. Capite che ho detto in una volta tantissime cose da fare, ma quando sento il pubblico applaudire un nostro giocatore perché ha recuperato palla dopo venti metri di corsa è motivo di orgoglio».

Tra i pali giocherà ancora Silvestri?

«Audero è recuperato e sarà convocato ma non ancora deciso se giocherà lui».

Grassi sta bene?

«Ha avuto problemi fisici, spero rientri la prossima settimana. Forse con Genoa o con la Juventus, peer questa volta è ancora fuori. Le assenze per me sono fonte di ispirazione per scoprire qualcosa di nuovo».

Vandeputte pur non essendo un regista classico è cresciuto?

«Ha il compito che hanno tutti, difendere come tutti gli altri quando non abbiamo la palla. Lui deve solo cimentarsi in una categoria che non ha mai fatto. Conosciamo le sue qualità, ma deve dimostrarle in una categoria superiore»

Anche le punte si abbassano a dare rinforzi. Bonazzoli in questo momento è quello che garantisce meglio questo compito?

«Alle punte chiedo di abbassarsi quando serve, perché le due punte devono occupare spazi di marcatura preventiva ma anche di copertura preventiva. Siamo legati come squadra, ogni interprete ha il suo compito, c’è un momento in cui i pressi e le punte si alzano. Siamo come una fisarmonica che si allarga e si stringe, oppure si allunga e si accorcia. Più riusciamo a farlo insieme e meglio teniamo il campo».

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