L'ANALISI
28 Settembre 2025 - 10:40
Carlo Sassi allo Zini
CREMONA - Se n’è andato Carlo Sassi, volto storico del giornalismo sportivo italiano e grande tifoso della Cremonese. Nato a Milano il 1° ottobre 1929, è stato l’uomo che ha portato la moviola nelle case degli italiani, cambiando per sempre il modo di guardare il calcio in televisione. Prima di approdare alla Rai aveva inseguito il sogno del pallone da calciatore, ma nel 1960 venne assunto come giornalista e si ritagliò subito uno spazio nella Domenica Sportiva, dove il 22 ottobre 1967 fece il suo debutto con il celebre gol fantasma di Rivera in un derby tra Inter e Milan. Da allora, le sue immagini al rallentatore divennero un appuntamento fisso e amatissimo, capace di alimentare discussioni infinite.
Ma Carlo Sassi non fu soltanto un giornalista: era soprattutto un grande appassionato di calcio, innamorato dei colori grigiorossi della Cremonese. Non mancava occasione per venire a Cremona e passare a salutare Domenico Luzzara, presidente-simbolo della Cremo. Con lui amava scherzare sul curioso destino che lo aveva portato al vertice della società: «ti sei ritrovato presidente perché hai fatto l’impianto elettrico dello stadio gratis», diceva ridendo. Una battuta che nascondeva però una verità: Luzzara aveva davvero ricevuto la squadra quasi come un «compenso», ma poi se ne innamorò, guidandola con passione per decenni. Un amore condiviso anche dal figlio Attilio, scomparso troppo presto, al quale Sassi era legatissimo.
Questo legame speciale con Cremona lo portava spesso allo Zini, dove era accolto come uno di casa. Giornalista brillante e uomo di spirito, Sassi univa la sua competenza alla capacità di sdrammatizzare, di alleggerire anche i temi più accesi. La sua ironia e il suo sorriso restano impressi in chi lo ha conosciuto, insieme a un’integrità professionale che oggi sembra appartenere a un’altra epoca.
Con lui se ne va un pezzo di storia della televisione italiana e anche un amico della città di Cremona. Carlo Sassi ha raccontato il calcio come nessuno prima, ma soprattutto lo ha vissuto con la stessa passione dei tifosi veri. E quella passione, per la sua Cremonese e per il pallone, resterà il segno più autentico che lascia dietro di sé.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris