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BASKET SERIE A2

Juvi Ferraroni carica. «A Brindisi con coraggio»

Coach Bechi: «Prima trasferta dell'anno da affrontare con la voglia di scoprirsi e stupire ancora»

La Provincia Redazione

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26 Settembre 2025 - 11:23

Juvi Ferraroni carica. "A Brindisi con coraggio"

Coach Luca Bechi

CREMONA - La Juvi Ferraroni parte con una valigia carica di fiducia ed entusiasmo. Fa tappa a Brindisi per la prima trasferta della stagione contro «una squadra costruita per competere per i primi posti», avverte coach Luca Bechi.
«Brindisi - prosegue il tecnico della Juvi Ferraroni - l’anno scorso ha avuto una stagione travagliata per gli infortuni, ma nella seconda parte ha registrato una crescita che vuole confermare quest’anno. Mancherà una pedina come Francis, prontamente sostituito da Cinciarini che non ha bisogno di presentazioni. Accanto a lui Copeland e Radonjic. La batteria di italiani è di tutto rispetto con Esposito, Biar, Miani, Maspero e Fantoma».


La Juvi arriva armata di coraggio e voglia di confermarsi.
«Veniamo da una gara vinta con autorevolezza, in cui tutti si sono messi al servizio del gruppo. Ho visto grande empatia fra i ragazzi in campo e il pubblico fuori, direi che è un dettaglio da rilevare e importante. Andiamo con voglia di competere e con la voglia di scoprirci contro un avversario di alto livello».

Quali sono le consapevolezze che portate dopo il successo contro Forlì?
«La vittoria è un motore che crea entusiasmo. Ha dato indicazioni interessanti, di una squadra viva e proattiva che comunica in campo. Queste sono le qualità che i ragazzi hanno messo nei 40 minuti. L’inizio è stato soft, poi siamo andati in crescendo con grande energia. Un aspetto da riprendere anche a Brindisi. Abbiamo un mix di esperienza e gioventù che ci porta ad avere più frecce al nostro arco».

Ha brillato anche la difesa, aspetto non da sottovalutare.
«Quella è l’attitudine difensiva che cerchiamo e che chiediamo. Abbiamo una discreta fisicità che deve essere sviluppata anche mentalmente, resistere e mettere una serie di possessi di fila è una caratteristica che deve evolvere. Lo abbiamo fatto a tratti, andiamo alla ricerca della continuità difensiva specie se ci attende un approccio strong. Sappiamo benissimo che a Brindisi già dalla palla a due sarà tosta perché loro esordiscono in casa. Dobbiamo dare il nostro imprinting già dalla prima palla».

Quanto può pesare ancora la variabile della preparazione che non è uguale per tutti?
«Io parlo della Juvi e ricordo che abbiamo sette decimi del roster rinnovati. Siamo in ballo da sette settimane, la Juvi è un cantiere aperto e stiamo immettendo concetti. Direi che la parte dei giovani è quella che cambia gli equilibri. Se crescono loro individualmente allora di pari passo migliora tutta la squadra. Credo che sia un processo senza fine, quindi non ci poniamo limiti ed è bello fare maturare i ragazzi. Credo che le premesse e le sensazioni siano di un gruppo vivo e desideroso di apprendere».

Avete lavorato anche sull’aspetto dei falli da spendere?
«Senza dubbio dobbiamo trovare un modus operandi all’interno della gara. Si tratta di mestiere, passatemi il termine. E questo si trova solo giocando. I falli sono un fondamentale del gioco, bisogna saperli usare bene e capire come usarli, capire il limite fra difesa corretta e difesa fallosa. Fa parte del processo di apprendimento del gioco».

Come è stata la settimana di lavoro?
«La squadra è al completo, non ci sono state defezioni fisiche o altro. Ho visto attenzione e il desiderio di imparare. Anche tra i ragazzi c’è curiosità e voglia di misurarsi contro una squadra di livello. Il calendario adesso ci propone tre delle prime cinque, almeno sulla carta se guardiamo il budget. Ma se il budget facesse classifica nessuno giocherebbe».

Ha lasciato godere la squadra per la vittoria o l’ha già messa in guardia sulle insidie di un campionato che dà e che toglie subito?
«L’allenatore deve essere un alchimista e fare entrambe le cose. Deve lasciare che i ragazzi prendano energia positiva dalla vittoria, ma allo stesso modo deve puntare il timone avanti perché c’è subito una gara importante in arrivo. Mi auguro di avere gestito al meglio questo doppio aspetto per essere pronti a giocare una gara di personalità».

Contro Forlì Panni è stato superlativo. Ne avete parlato?
«Sono contento per lui perché si è preso una soddisfazione importante non tanto per i punti ma perché li ha fatti in una gara vincente. Conta il suo esempio quotidiano che onora la carica che gli è stata affidata. Il campionato però è lungo e nessuno ci sta a prendere 25 punti da un avversario, quindi faranno aggiustamenti, lo punteranno».

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