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CICLISMO

Venturelli: medaglia di legno al mondiale

L'azzurra di San Bassano chiude quarta nella prova Team Relay

Fabrizio Barbieri

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24 Settembre 2025 - 18:16

Venturelli: medaglia di legno al mondiale

Federica Venturelli

KIGALI - A un passo dal podio. La quarta giornata dei Mondiali di ciclismo in Ruanda ha regalato emozioni e anche un pizzico di orgoglio cremonese. Tra le azzurre impegnate nella prova del Mixed Team Relay, c’era infatti Federica Venturelli, 20 anni, di San Bassano, che ha vissuto il suo debutto assoluto in un Campionato del Mondo élite. L’Italia ha chiuso al quarto posto, a 1’14” dal podio, in una corsa che ha visto trionfare l’Australia, capace di confermarsi campione del mondo davanti a Francia e Svizzera. Ma al di là del risultato, per Venturelli resta l’importanza di una giornata che segna una tappa fondamentale nella sua giovane carriera dopo la medaglia nelle Under 23.

La cronometro mista a squadre prevede che tre uomini affrontino la prima parte del percorso, lasciando poi il testimone a tre donne. Per gli azzurri sono partiti Mattia Cattaneo, Marco Frigo e Matteo Sobrero, bravi a chiudere davanti a tutti nella prima parte, prima che l’Australia si riportasse davanti. Al cambio con le donne, il ritardo dall’Australia era di 47”, con la Svizzera a soli 13” di vantaggio sugli italiani.
A quel punto è toccato al terzetto azzurro composto da Soraya Paladin, Monica Trinca Colonel e Federica Venturelli. Per la giovane cremonese non era una semplice frazione: si trattava dell’esordio in una prova iridata di massimo livello, accanto a compagne di grande esperienza. Nonostante l’impegno e la determinazione, la rimonta non è riuscita e l’Italia si è dovuta accontentare della quarta piazza, con la Germania subito dietro in quinta posizione.

La prova resta comunque un segnale importante per il futuro. Venturelli, che arriva da una stagione ricca di soddisfazioni e che ha già dimostrato il suo talento nelle categorie giovanili, ha avuto la possibilità di misurarsi al fianco delle migliori atlete al mondo. E le sensazioni raccolte in Ruanda sono destinate a diventare patrimonio prezioso in vista delle prossime sfide.

A fine gara, il commissario tecnico cremasco Marco Villa ha voluto sottolineare l’aspetto positivo della prestazione: «Faccio i complimenti a tutti, hanno dato il massimo e alla fine cogliamo un altro quarto posto dopo quello di Finn. Quello che fa ben sperare a tutto il movimento è legato all’età dei nostri: Finn è al primo anno tra gli U23; Frigo, Trinca Colonel e Venturelli erano alla loro prima esperienza e hanno fatto bene. Non posso rimproverare nulla e ringrazio tutti per quanto fatto».
Parole che confermano come l’Italia abbia investito sulla linea verde e su giovani come Federica, pronta a crescere passo dopo passo.
Per la ragazza di San Bassano, che in questi anni ha bruciato le tappe diventando una delle cicliste più promettenti a livello nazionale, la giornata di ieri rappresenta una vera e propria pietra miliare. Ritrovarsi al via di un Mondiale élite, insieme ai big del ciclismo internazionale, è un traguardo che vale già quanto una medaglia.
E se l’Italia resta per ora ai piedi del podio, il futuro non può che sorridere: la crescita di atlete come Venturelli lascia intravedere un movimento pronto a raccogliere risultati sempre più importanti.

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