L'ANALISI
07 Settembre 2025 - 19:02
Dharmasena con l'assessore Zanacchi
CREMONA - La dodicesima edizione del Torneo Internazionale di Tennis in Carrozzina “Città di Cremona” si è chiusa con la vittoria di Suresh Dharmasena (Sri Lanka), testa di serie n.3, che in finale ha superato 6-3 6-2 il giapponese Tomoya Tachi, numero 2 del seeding.
Un match intenso, seguito da un pubblico numeroso, che ha confermato ancora una volta il livello internazionale della manifestazione.
Dharmasena, visibilmente emozionato al termine della gara, ha dichiarato: “La finale è stata molto bella. La semifinale di ieri era stata durissima, tre set molto combattuti, ma sono riuscito a vincere. Ho affrontato Tomoya Tachi, un avversario forte, e ho giocato bene, riuscendo a impormi. Con lui ho giocato anche il doppio e insieme abbiamo vinto. Sono molto felice, grazie a tutti”.
Il torneo ha visto anche altri due verdetti Dharmasena e Tachi hanno conquistato il titolo nel doppio superando la coppia Geoffrey Jasiak (Francia) – Giorgos Lazaridis (Grecia) con il punteggio di 6-2 6-3. Il tabellone di Consolazione ha visto la vittoria di Anto Joskic, che ha battuto 4-1 4-2 il greco Lazaridis.
Al termine della finale, la cerimonia di premiazione, con autorità e organizzatori che hanno sottolineato il valore sportivo e sociale della manifestazione.
Alessa Zucchi, presidente del Rotary Club Cremona, ha ricordato l’impegno ormai storico del Rotary: “Sono dodici anni che il Rotary sostiene e collabora a questo torneo, che si tiene proprio alla Baldesio. È un progetto che centra due obiettivi fondamentali per la nostra associazione: da un lato promuovere l’inclusione, in ogni ambito, anche sportivo e professionale; dall’altro mantenere una forte dimensione internazionale. È una gioia avere qui atleti italiani e stranieri, perché le relazioni che si creano portano a uno degli obiettivi principali del Rotary: lo sviluppo della pace. In questo periodo è ancora più importante. Un grazie va ad Alceste Bartoletti e Roberto Bodini, a tutto il Distretto 2050 e ai club del territorio che hanno sostenuto l’iniziativa, insieme ai volontari e ai medici. Come Rotary Club Cremona siamo capofila e, in vista del nostro centenario nel 2026, non potevamo iniziare meglio le celebrazioni”.
Luca Zanacchi, assessore allo sport del Comune di Cremona, ha voluto rimarcare la forza del gruppo organizzativo: “Alceste ha già ringraziato tutti e io mi accodo, perché senza questa macchina fatta di volontari, associazioni, società sportive e sponsor, un torneo così non sarebbe possibile. Ma se funziona, è grazie alla passione contagiosa degli organizzatori. Per questo chiedo un applauso a Bartoletti e Bodini: sono davvero uno dei tesori sportivi della nostra città. Bello vedere volti nuovi e giovani promettenti, ma anche giocatori che qui sono ormai di casa, che tornano ogni anno. Se lo fanno è perché oltre alla passione per lo sport, qui hanno trovato affetto e attenzione. È qualcosa di importante, non scontato, che richiede tanto impegno e sacrificio. Grazie a tutti, ci rivediamo alla 13ª edizione”.
Federico De Stefani, consigliere della Canottieri Baldesio, ha portato i saluti del club: “Per la Baldesio è un onore ospitare un torneo di così alto livello. Parlo a nome di tutta la società: grazie a voi, ai volontari, a chi lavora dietro le quinte, perché vi fate sempre in quattro per non far mancare nulla”.
Infine, Alceste Bartoletti, organizzatore insieme a Roberto Bodini, ha voluto ringraziare quanti hanno reso possibile questa dodicesima edizione: “Non potremmo portare avanti questa impresa senza l’aiuto concreto di tante realtà imprenditoriali del nostro territorio e senza il sostegno del Rotary, che ci accompagna sia a livello di Distretto che con il Rotary Club Cremona capofila. Molti altri club del Distretto 2050 hanno dato una mano, così come i ragazzi del Rotaract e dell’Interact. Li ringrazio tutti di cuore per l’aiuto, così come ringrazio chi ci ha affiancato anche con l’intrattenimento musicale. È un lavoro di squadra che ogni anno ci permette di crescere”.
Con la vittoria di Dharmasena si chiude così un’edizione che ha saputo coniugare agonismo e inclusione, confermando il “Città di Cremona” come punto di riferimento internazionale per il tennis in carrozzina, grazie al contributo di istituzioni, sponsor e soprattutto volontari.
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