L'ANALISI
02 Giugno 2025 - 08:23
LA SPEZIA - Una festa bellissima in campo, gli occhi lucidi davanti al settore dei tifosi grigiorossi. Questa volta, Giovanni Stroppa ce l’ha fatta. Davanti al mare di Venezia, lo scorso anno, era mancata la zampata decisiva; davanti a quello ligure, invece, è stato tutto diverso.
«Per noi è stato un percorso che ci ha portati fin qui. Abbiamo giocato una grande partita, su un campo difficile. Ma abbiamo saputo essere squadra, non ci siamo mai disuniti e abbiamo meritato questa serie A. Nel finale abbiamo rischiato qualcosa, è vero, ma avremmo potuto segnare anche il quarto gol. Dedico questo traguardo al mio gruppo di lavoro, al mio staff, che ogni giorno fatica con me. Ringrazio la società, il cavalier Arvedi e tutti quelli che ci hanno supportati, a partire dai miei calciatori. All’inizio forse non eravamo una vera squadra, poi lo siamo diventati. Si lavora per ottenere questi risultati, ed è bellissimo. Può capitare di non vincere, come è successo un anno fa. Ma ci siamo rimessi sotto. Quando sono stato esonerato eravamo a cinque punti dalla serie A, al mio ritorno a dodici. Per questo abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e lottare per mantenere il quarto posto. Faccio i complimenti al Pisa, al Sassuolo e anche allo Spezia per il percorso fatto. E ho detto bravo anche a mister D’Angelo».
L'INTERVISTA COMPLETA SUL GIORNALE DI DOMANI
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