Vanoli in festa e in dolce attesa

CREMONA - I fari del palasport Mario Radi, così come le casse di quel gracchiante e obsoleto impianto audio, si sono spenti per l’ultima volta. La quindicesima stagione della Vanoli nella massima serie nazionale si è conclusa, un’annata sportiva dalle mille e fortissime emozioni che ha visto la squadra di Aldo Vanoli classificarsi al 13° posto e conquistare la conferma nella categoria con un turno di anticipo grazie al successo di Pistoia. La gara con Tortona non aveva particolari significati per entrambe le contendenti, è stata la giusta passerella finale per chi ha sempre messo tutto in campo, sia in partita sia in allenamento, compresi i ragazzi giovani che rappresentano il futuro del club.

Domenica, ancora prima che si concludesse la gara con i piemontesi, le domande erano sempre le solite, quelle che ogni fine stagione ci si sente rivolgere: allenerà ancora Gigi Brotto il prossimo anno o arriverà un nuovo allenatore? Verranno riconfermati Tizio e Caio o si riparte di nuovo da zero? Ci sono possibilità che venga allestita una squadra più forte? E via dicendo. Le domande vere che in questo momento ci si dovrebbero porre sono in realtà ben altre: se la sentirà Aldo Vanoli di andare ancora avanti in questa avventura? Riuscirà Aldo Vanoli a trovare qualcuno che, finalmente, lo possa affiancare economicamente nel sostenere i costi di quella che è a tutti gli effetti un’azienda vera e propria?

Lo sappiamo bene, Aldo è un uomo - prima che imprenditore di successo – che nella società cestistica ha messo tanto a livello di cuore, passione e denari; non lo ha fatto certo per avere gli onori della cronaca, lo ha fatto perché lui, padre e nonno, sa quali siano i valori dello sport soprattutto per i ragazzi. E il settore giovanile, guidato dalla figlia Ruth Vanoli, da anni è un vanto non solo per la pallacanestro cremonese visto che molti sono i giovani atleti che arrivano a Cremona da altre parti d’Italia e anche dall’estero per vestire i colori della Vanoli Young. Nelle ultime settimane si è parlato di un possibile coinvolgimento di tutte le realtà cittadine – Vanoli, JuVi Ferraroni, Sansebasket - per la creazione di un settore giovanile ancora più forte e che faccia da serbatoio per le prime squadre.

Vedremo se un progetto di questa portata si concretizzerà; sarebbe una svolta non da poco in una città dove storicamente si è tentato più volte, senza riuscirvi, di trovare una soluzione che accontenti tutte le parti coinvolte. Mantenere una società in serie A è diventato sempre più complicato, soprattutto in tempi come quelli attuali dove tutto si fa ogni anno sempre più difficile e oneroso sotto il profilo burocratico e di costi di gestione, in particolare per le piccole realtà che non hanno le spalle ultra coperte dei club più importanti. Da fuori sembra tutto bello o brutto, ed è così facile criticare in continuazione, ma i quesiti giusti da porsi in questo momento sono ben diversi.

Su una cosa Aldo Vanoli è stato categorico: alcuni si sono fatti avanti per rilevare il club - che ricordiamo ha un bilancio senza debiti grazie all’oculata gestione finanziaria – ma in caso di cessione (parlo a livello ipotetico, ovviamente) la società deve obbligatoriamente rimanere a Cremona. Farsi avanti, chiedere informazioni, non vuol dire che poi si concretizzi davvero una tale ipotesi. Personalmente spero, e credo, che Aldo vada avanti, magari con il contributo di un’azienda importante; una voce in tal senso circola da tempo, ma sono peggio di san Tommaso e se non arriva una conferma ufficiale non ci credo.

Sarebbe davvero importante non tanto principalmente per il budget stagionale, quanto a livello di riconoscenza dell’alto valore del lavoro fatto da Vanoli in tutti questi anni. Nei prossimi giorni, come annunciato da Gigi Brotto nel dopo gara con Tortona, ci sarà un incontro con la società per parlare di futuro; non rimane che attendere con fiducia.

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