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VOLLEY: CASALMAGGIORE IN FESTA

Vbc, una salvezza folle: «E anche strameritata»

Coach Cuello: «Dopo l’operazione non è stato facile stare calmo in una domenica così»

Matteo Ferrari

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redazione@laprovinciacr.it

15 Aprile 2025 - 05:15

Vbc, una salvezza folle: «E anche strameritata»

CASALMAGGIORE - La salvezza è arrivata all’ultimo punto, dell’ultima giornata di campionato. Al fotofinish, per dirla con l’atletica. E nemmeno della propria partita, ma di un’altra, determinante, seguita su pc, tablet o smartphone ancora in palestra a Vasto o, come per Claudio Cuello, da casa dopo l’operazione per calcoli renali che l’ha costretto a seguire da remoto la propria squadra, la propria salvezza.

Poco da girarci intorno, è stata una domenica folle, pazzesca, senza senso. Casalmaggiore dopo i 64’ di partita giocati a Vasto era già pronta a raccogliere i bagagli e tornare a casa con l’andazzo degli altri campi che aveva già sancito la retrocessione. Poi il finale di terzo set di Casnate ha riacceso la flebile speranza. 25-27 Mondovì, ma in pochi credevano sarebbe stato l’inizio della rimonta. E invece le piemontesi hanno alzato l’asticella mentre le comasche si sono perse in uno scenario drammatico che, probabilmente, dopo il 2-0 iniziale, non avevano preso in considerazione. «Credo che sia stata fatta giustizia sportiva – commenta Cuello, ancora convalescente – non perché Albese meritasse di retrocedere, ma perché di certo non lo meritavamo noi con sette vittorie nella Pool Salvezza. È evidente che questa formula sia assurda che permetta alle squadre, non per colpa, di abbandonare la competitività una volta appurato di essere già salve o già retrocesse. Così facendo si è creata una situazione strana e forse Albese ha sottovalutato questo aspetto giocando sottotono questa seconda fase per poi trovarsi invischiata nei bassifondi. Merito a Mondovì che invece ha sempre onorato il campo, anche quando già certa della retrocessione».

Di certo non una convalescenza tranquilla per lei?
«Diciamo che è stata senza dubbio una domenica ad alta tensione. Massimo riposo e poco stress mi aveva detto il medico qualche ora prima, ma come facevo a non saltare sulla sedia punto dopo punto mentre si stava compiendo il miracolo sportivo? Vedrò di stare più calmo nei prossimi giorni, mettiamola così...».

Scherzi a parte, come sta?
«Ora sto meglio anche se sarà un recupero abbastanza lungo. Purtroppo stavo posticipando questo intervento da qualche mese per poter essere sempre presente in palestra e in campo ma i miei reni mi hanno presentato il conto. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il personale del Pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore e il personale sanitario dell’Ospedale di Cremona, persone eccezionali e professionalità davvero eccellenti per come mi hanno trattato e curato».

Casalmaggiore ha cambiato passo da quando è arrivato lei.
«Di questo voglio ringraziare immensamente le ragazze e lo staff. Quando ci siamo incontrati, dopo qualche allenamento e le prime partite, ci siamo guardati in faccia e ho detto che o provavamo a cambiare qualcosa o non saremmo riusciti a invertire la tendenza. Il rischio era quello che fosse troppo tardi ma le ragazze sono state straordinarie, si sono messe a completa disposizione e così lo staff e la società che ha sempre avuto massima fiducia in me. Abbiamo davvero cambiato la nostra fisionomia e credo che se il campionato fosse durato altre dieci giornate ne avremmo vinte almeno otto».

Ragionare con la salvezza è più semplice, anche in prospettiva futura. Che programmi ha per l’anno prossimo?
«Sapete tutti quanto sia legato a questa realtà, a questa società e in particolar modo al presidente Giovanni Ghini che reputo una persona straordinaria, di un’umanità unica. Credo che l’approccio umano di questa società non abbia eguali, sia proprio un modo diverso di interpretare la pallavolo ad alti livelli. Per questo motivo, se la società mi vorrà ancora alla guida della squadra io sarò felicissimo di restare perchè Casalmaggiore è una seconda casa per me. C’è già un gruppo importante che ovviamente potrà essere modificato dal mercato, qualche ragazza partirà, qualcuna arriverà. Credo però che vada difeso e rivendicato quanto ha da dare questa società. Chi viene a Casalmaggiore deve sapere che sarà trattato bene, con la massima umanità e spero di essere ancora ambasciatore di questi valori per la società».

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