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BASKET SERIE A2

La Juvi a Piacenza tra salvezza e rivincita

Bechi: "All'andata hanno espugnato Cremona, per me è uno scontro diretto in chiave salvezza"

Ivan Ghigi

Email:

ighigi@laprovinciacr.it

06 Febbraio 2025 - 11:10

La Juvi a Piacenza tra salvezza e rivincita

Coach Luca Bechi

CREMONA - La trasferta della Juvi Ferraroni a Piacenza è il match che apre il 26° turno del campionato di serie A2 con gli oroamaranto intenzionati a rifarsi dopo il ko dell’andata per proseguire il buon momento composto di tre vittorie negli ultimi quattro incontri disputati e la consapevolezza che a Cividale del Friuli è mancato davvero poco per riuscire a centrare il poker. E’ una Juvi in salute a livello di prestazioni, nonostante qualche giocatore non sia al top della condizione, ma Luca Bechi dopo una settimana intera di lavoro rassicura sulla forma dei suoi ragazzi.

«Con la possibilità di lavorare serenamente per una settimana - dice il coach - stanno recuperando la forma Bertetti e Barbante che non stavano bene nonostante la buona gara giocata contro Cento. Il tempo ci ha permesso sicuramente di ritrovare energie e di inserire ulteriormente Almeida che ha trovato uno spogliatoio composto da ragazzi bravi, seri e molto aperti. Almeida è stato accolto bene, ma è arrivato quando c’erano tre gare in una settimana e quindi ha potuto lavorare poco con la squadra. Il suo ritmo va migliorato e mi auguro che con il passare del tempo sia sempre in crescita».

Una carta in più che Luca Bechi potrà sfruttare contro Piacenza «che arriva dopo una settimana molto intensa per le tre sfide che sono state combattute con le unghie e con i denti. Cividale è stata una sconfitta bruciante, ma il bello del basket è questo, ce lo dobbiamo ricordare anche quando perdiamo e non solo quando vinciamo. Il campionato non si ferma e adesso ci tocca un avversario che ha bisogno di punti. Li ha già presi all’andata e quella sconfitta brucia ancora.  Piacenza ci ha impartito una severa lezione, perché dopo sette sconfitte era venuto a vincere a Cremona. Facciamoci quindi trovare pronti, aggressivi e preparati perché queste sono le gare della lotta per la salvezza, è uno scontro diretto. Non dobbiamo e possiamo rilassarci, questo campionato è intenso e i dettagli fanno la differenza. Piacenza ha cambiato pelle con Mark e Grimes, giocatori con caratteristiche diverse rispetto a chi c’era all’andata e ne siamo consapevoli. Qualche acciacco c’è stato, ma la cosa più importante è la tenuta mentale».

In questa settimana su cosa vi siete concentrarti? 

«Sullo spirito della squadra, la voglia di andare oltre ci deve contraddistinguere. IO ragazzi hanno voglia di misurarsi sempre in qualunque situazione fisica e mentale. La stagione è lunga con periodi di up and down, legati anche agli infortuni, ma sono inconvenienti che possono essere superati avendo tempo a disposizione. Bertetti ad esempio ha affrontato bene l’ultima gara senza essere al top, ma la forza di un giocatore passa anche da questa capacità».

Lungo la stagione conta il momento in cui si incontra un avversario. Piacenza che Juvi incontra oggi? 

«Una Juvi che deve avere continuità nel tempo, perché troppe volte si è adeguata all’avversario. Lo step in cui crescere è pensare a se stessa al di là degli avversari che affronta. Bisogna quindi contenere gli sbalzi di rendimento e di ritmo che a volte manca all’interno della stessa gara. Come  ho detto il campionato non aspetta, è competitivo. Si avvicinano le gare finali e cresce il livello di urgenza di tutti che vanno a caccia dei due punti per raggiungere i rispettivi obiettivi. Noi puntiamo alla salvezza evitando i playout e lo teniamo ben presente».

Quale potrebbe essere quindi il fattore determinante per portare a casa due punti?

«Ci sono alcune chiavi tecniche come il controllo del rimbalzo e avere la possibilità di imporre il nostro ritmo. Dobbiamo mettere pressione agli avversari perché quando alziamo la difesa siamo in grado di recuperare palla per fare canestro».

Nelle ultime partite si è vista una Juvi molto cresciuta. Ti aspettavi di avere questa condizione oggi?

«Siamo in una fase delicata della stagione e il bilancio lo metterei da parte. Siamo dentro a un percorso: se vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto direi che è mancata continuità, se invece vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno allora vedo la reazione alle difficoltà anche nelle partite più dure. E’ aumentata la forza del gruppo, le sensazioni sono queste e andiamo avanti così».

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