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CREMONA. IL COMPLEANNO DELLA MARINI

La storia che vive nel tempo: 75 anni di passione e sogni

Dal 1950 un cammino fatto di sport, cultura e cuore. Tra vittorie, ricordi e nuove bellissime emozioni. In città solamente la Cremonese è più ‘vecchia’. Da qui sono partiti campioni come Favalli e Franzini

Carlo Caianiello

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06 Febbraio 2025 - 05:05

La storia che vive nel tempo: 75 anni di passione e sogni

La Marini al termine del primo campionato

CREMONA - Una storia lunga 75 anni. La Marini festeggia quest’anno un compleanno speciale, un cammino romantico, bellissimo che la fa diventare la più longeva società di calcio cittadina dopo la Cremonese, un vero record per un club dilettantistico. Domani presso la sede verranno presentate le nuove maglie celebrative, pensate proprio dagli stessi ragazzi. Tutte le divise nuove avranno disegnato sotto il colletto il numero 75, e per quanto riguarda la squadra Juniores (unica in cui il regolamento lo permette) ci sarà stampato il cognome del giocatore che la indossa. Più avanti, probabilmente in estate, in sinergia con la Cremonese, la Marini organizzerà una giornata di festa per il 75° anniversario che ufficialmente dovrebbe ricorrere il primo luglio.

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Il fondatore Martino Bassi con il guardalinee Bettoni

La storia della società rossoblù parte nel lontano 1950 quando Martino Bassi consigliere dell’Associazione Lazzaro Chiappari ex Allievi dell’orfanotrofio decide di fondare una nuova squadra denominata Marini in ricordo di un reggente dell’Orfanotrofio. La squadra partecipò al torneo di Lega 1950-51 vincendolo senza mai perdere una sola partita. In seguito la società ha raccolto tante altre soddisfazioni e ha fatto maturare migliaia di ragazzi. Non si può poi non menzionare tra i tanti protagonisti degli ultimi 30 anni Nicola Bandera storico presidente per 20 anni dei rossoblù, oltre che ex giocatore ed ex allenatore. Nel luglio 2019 con l’arrivo del nuovo presidente Edoardo Fugazza è cambiata la denominazione sociale da GS Marini a Marini Pro Cremona e l’estate scorsa c’è stato il passaggio di testimone a Marco Grassi.

Nella storia si è passati dal campo Livrini lungo le rive del Po a quello del quartiere e poi ancora a San Quirico dedicato poi proprio a Martino Bassi. Da una maglia chiara si è passati ai rossoblù con la fusione col Boschetto. Con Bassi a formare il primo nucleo del consiglio storico ci furono Cesare Marenzi, Bagaini e Cappelletti, tutti ex allievi dell’Orfanotrofio e molti altri tra cui anche Domenico Luzzara che con il passare del tempo divenne storico presidente della Cremonese. Dalla prima storica Marini partirono giocatori del calibro di Erminio Favalli e Bruno Franzini.
Sono 75 anni di storia mai dimenticata e tanti ancora di storia da costruire ma sempre nello stesso solco: quello del divertimento e della voglia di crescere senza assilli ma con una filosofia umile e di provincia.

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Il presidente Marco Grassi con alcuni atleti della squadra Juniores di questa stagione

«STESSI VALORI, MA GUARDIAMO AL FUTURO»
Il presidente Grassi: «Siamo ripartiti dai giovani ma molto presto amplieremo il parco squadre»

«Essere la squadra dilettantistica più longeva della città è un motivo di enorme orgoglio». Il nuovo presidente Marco Grassi si gonfia il petto parlando della sua società e di tutto quello che ha rappresentato in questi anni.

«Io ho fatto l’arbitro di calcio per undici anni e ho diretto tante partite in cui giocava la Marini, ma non ne conoscevo la prestigiosa storia. Lo scorso giugno mi è stato chiesto se potevo sponsorizzare le squadre e nell’arco di nemmeno venti minuti mi sono trovato a essere il presidente di una delle più rinomate società del territorio. Il club era in difficoltà sia dal punto di vista organizzativo che finanziario, praticamente tutti i dirigenti storici, a eccezione di Alberto Nizzotti, avevano lasciato. C’era bisogno di portare nuovo entusiasmo e aria fresca. A malincuore abbiamo dovuto abbandonare la prima squadra (che era appena retrocessa in Terza categoria) e siamo ripartiti da una squadra Juniores e da una Allievi, insomma dai giovani. In questi mesi non ci siamo limitati però solo a seguire i ragazzi negli allenamenti e nelle partite, abbiamo sviluppato nuove idee per creare nuovi stimoli. Faremo un incontro formativo con la Croce Verde per avere le conoscenze di pronto soccorso e poi abbiamo organizzato per i ragazzi quattro incontri con un dietologo. In programma abbiamo anche per il 2 marzo, quando verrà fatta l’estrazione dei numeri della lotteria del 75°, un evento in cui il nostro giocatore della Under 19 Riccardo Feroldi racconterà ai compagni e agli allievi la sua esperienza nel mese di provino effettuato a Dubai in una squadra di serie B del Paese arabo».

«Nonostante siano passati 75 anni – prosegue Grassi – non abbiamo mai perso i valori fondanti della società del 1950 che vedono al primo posto la persona e poi il giocatore. Vogliamo essere parte fondamentale nella crescita dei ragazzi e la attuiamo anche nella scelta degli educatori. Oltre a ricordare la nostra storia, siamo anche pronti a un futuro di rilancio. Nella prossima stagione abbiamo intenzione di ripristinare la prima squadra (Terza categoria) e creare anche le squadre per i più piccoli dai Primi calci, ai Pulcini e agli Esordienti, stando sempre attenti a non fare il passo più lungo della gamba. La cosa più importante e poi il miglioramento delle strutture. Con l’aiuto del Comune abbiamo intenzione di rifare il campo da gioco, ammodernare gli spogliatoi e sostituire l’impianto delle luci con il led. Infine già da questa primavera torneremo con due dei nostri storici tornei giovanili il Tamburelli per gli Juniores e soprattutto il Martino Bassi per gli Allievi».

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