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BASKET: PICK & ROLL

Vanoli sulla strada sbagliata, per la Juvi punti pesanti

Contro Reggio Emilia una prestazione inaccettabile per atteggiamento dei biancoblù. Ferraroni, nello scontro diretto con Cento prima l’allungo, poi la rimonta subita e infine la reazione

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2025 - 08:44

Vanoli sulla strada sbagliata, per la Juvi punti pesanti

Un tentativo di Payton Willis da tre punti contro Jamar Smith di Reggio Emilia. A fianco, il saluto della Juvi Ferraroni ai tifosi al termine della gara vinta contro Cento

CREMONA - Dalla bella pagina scritta la settimana prima con la vittoria su Scafati, alla prestazione da pugno nello stomaco e ko tecnico rimediata sabato sera a Reggio Emilia. Una sconfitta umiliante quella della Vanoli, per la proprietà, per la dirigenza e per chi tifa questi colori, a partire da chi si sobbarca trasferte su trasferte in tutta Italia e non smette mai di incitare i propri beniamini. Giocatori che sono riusciti, in un’annata già particolarmente complicata, nell’impresa di realizzare il primato negativo di minor punteggio realizzato in una gara (51 punti) nella stagione di serie A in corso.

Giocatori che, dopo un discreto primo tempo, hanno tutti alzato bandiera bianca ‘scordandosi’ di rientrare sul parquet dagli spogliatoi del PalaBigi dopo l’intervallo lungo. A parte l’imbarazzante differenza vista tra le due formazioni in campo (54 a 25 i rimbalzi e assoluto strapotere reggiano sotto i tabelloni) e il pesantissimo distacco finale, ormai dobbiamo rassegnarci adun girone di ritorno caratterizzato da pene e sofferenze indicibili. La squadra di questa stagione, piaccia o no, è questa: un gruppo pieno di contraddizioni a livello atletico e tecnico, un ensemble che non è mai riuscito a sbocciare in una unione di intenti apprezzabile, una squadra priva di una benché minima chimica, un gruppo disordinato che fatica a tenere il campo contro la maggior parte delle avversarie.

Giocatori, quelli sulla carta più esperti, che stanno rendendo ben al di sotto delle aspettative; altri, i più giovani, che non riescono a maturare a dovere in un ambiente arido e che non consente di crescere. Continua a tornarmi in testa la serie infinita di ingenuità commesse (palle perse o consegnate direttamente agli avversari, tiri affrettati e così via) e che hanno permesso a Reggio Emilia di ostentare per tutta la seconda parte di gara una smaccata disinvoltura e superiorità, e quelle qualità ampiamente maggiori di mentalità e voglia di vincere. La Vanoli, dopo l’importante vittoria su Scafati, ha fatto una pessima figura, considerato che stiamo parlando di un team impegnato per la corsa alla salvezza e che dovrebbe dare ben altri segnali.

E non attenua per nulla la pesantezza del ko il fatto che anche le concorrenti alla salvezza, nel loro percorso, siano inciampate pesantemente contro avversarie più attrezzate. Sabato sera ai biancoblu è mancata completamente la dignità, il rispetto che ogni giocatore dovrebbe nutrire nei confronti di sé stesso in primis, e poi della società/città che li ospita e che ha creduto in loro. E intanto Napoli e Scafati vincono e si staccano dall’ultimo posto.


Ripeto, dobbiamo renderci conto che questa squadra farà soffrire fino alla fine, ma vogliamo fortemente credere che contro le dirette avversarie la Vanoli farà il massimo per guadagnarsi punti importanti. Certo, il calendario in questo senso non dà una mano visto che domenica al PalaRadi (ore 20) arriverà Trapani che dopo la lunga pausa per la disputa della Final Eight di Coppa Italia (dal 12 al 16 febbraio) e la successiva finestra per gli impegni della Nazionale maggiore, la Vanoli sarà impegnata il 2 marzo a Brescia contro la Germani. Quello che verosimilmente proporrà lo scenario da qui alla ripresa del campionato i primi di marzo, è una Vanoli particolarmente attenta e attiva sul mercato nella speranza di rimediare a qualche situazione di inferiorità rispetto alle avversarie.

Aspettiamo novità dal mercato con la consapevolezza che non sarà affatto semplice, anche perché non avrebbe alcun senso cambiare solo per farlo, occorre trovare una (o più) figura tale che con il suo arrivo faccia lievitare il potenziale della squadra. Il general manager Andrea Conti è stato chiaro nel merito, Aldo Vanoli è disposto ad intervenire nuovamente per non lasciare nulla al caso e lottare fino in fondo per la salvezza. Ovviamente, ci aspettiamo che anche i giocatori in roster diano il loro contributo in tal senso. Non pare di pretendere la luna...

Ivan Almeida mentre cerca spazio nella difesa emiliana

SERIE A2

Un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo stagionale, con il grandissimo rammarico però che i passi in avanti sarebbero potuti essere due... Ma andiamo con ordine e iniziamo dall’ultima gara che la JuVi Ferraroni ha vinto contro la Sella Cento, diretta concorrente nella corsa verso la permanenza nella serie nazionale. Due sono le liete novelle per i ragazzi di coach Luca Bechi: il successo centrato (quasi) con disinvoltura e l’aver ribaltato a proprio favore la differenza canestri nei confronti dell’italoargentino medaglia d’oro olimpica ad Atene 2004 Carlos Delfino e soci (vantaggio sempre utile in caso di un ipotetico arrivo in parità a fine stagione regolare). Una grande prestazione da parte juvina, con un dominio assoluto esercitato per almeno tre quarti di gara e un vantaggio che ha toccato anche il più 21 nel terzo parziale (55-34).

La nota in parte dolente è la non brillantissima gestione dell’ultimo quarto di match, iniziato con il canestro di Ivan Almeida per il momentaneo più 20 (70-50), ma proseguito subito dopo con la rimonta della formazione romagnola, arrivata sino al meno 6 a due minuti e mezzo dalla sirena lunga (77-71 grazie ai tiri liberi di Delfino), con un parziale ospite di 21-7 che ha fatto scattare inevitabilmente l’allarme rosso. Brava e concreta, va detto, la JuVi Ferraroni a ritrovare la via maestra – determinanti negli ultimi minuti i canestri di Simone Barbante (miglior realizzatore orogranata con 17 punti con tre triple in momenti tutt’altro che banali) e del ‘solito’ Gianmarco Bertetti (16 punti con 3 triple, 4 recuperi e 2 assist) – e condurre in porto un successo dal notevole peso specifico.

Vittoria che ha consentito infatti alla formazione cara alla famiglia Ferraroni di agguantare in classifica la Reale Mutua Torino a quota 20, con il vantaggio cremonese del successo del girone di andata per 85-75 ottenuto al PalaRadi nei confronti dei piemontesi e che garantisce al momento alla JuVi la tredicesima posizione.


JuVi Ferraroni che, contro Cento, si è fatta un po’ troppo sorprendere dal cambio di marcia nella pressione difensiva e aggressività da parte degli ospiti ma anche dall’inspiegabile cambiamento delle valutazioni da parte della terna arbitrale tra la prima e la seconda fase di partita. Fatto sta che comunque Lorenzo Tortù e compagni hanno saputo resistere con autorevolezza al tentativo di spallata da parte degli ospiti, grazie ancora una volta al gioco corale e all’attaccamento dimostrato alla maglia e ai colori sociali.


Peccato, lo sottolineavo all’inizio, per il kappao rimediato all’ultimo centesimo di secondo nella gara infrasettimanale disputata a Cividale del Friuli e decisa dal tap-in a fil di sirena del giocatore di scuola Olimpia Milano (classe 2005) Francesco Ferrari. Diciamo che le immagini parlano chiaro, la JuVi Ferraroni avanti di un punto ha difeso egregiamente sul tentativo nell’ultima azione da parte dei padroni di casa – terza forza del girone unico di A2 – ma purtroppo la beffa è arrivata da una, chiamiamola così, mal disposizione del tagliafuori a rimbalzo da parte dei lunghi juvini.

Insomma, quel tocco beffardo da parte di Ferrari ha di colpo inficiato - ma non sminuito - quella che è stata senza dubbio una grandissima prestazione da parte dei cremonesi (su un campo davvero difficile e contro un'ottima formazione), i quali con l’arrivo di Almeida hanno sicuramente guadagnato in esperienza e qualità tecniche. Una squadra in salute la JuVi Ferraroni, attesa sabato prossimo (PalaBanca Piacenza, ore 18) dal fanalino di coda Assigeco Piacenza, compagine capace nel match di andata di espugnare il PalaRadi (68-72), mettendo i padroni di casa in grave difficoltà. Chiaro che stavolta i cremonesi non dovranno lasciarsi sorprendere e ‘vendicare’ - sportivamente parlando - lo smacco dello scorso 2 novembre. 

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