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BASKET: PICK AND ROLL

Vanoli: manca l’attitudine. La Juvi si gode Bertetti

La Virtus Bologna era un avversario fuori portata, ma l’atteggiamento dei biancoblù ha deluso. Per gli oro-amaranto contro Vigevano un’altra gioia e una vittoria ‘speciale’ per la classifica

Daniele Duchi

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22 Gennaio 2025 - 10:04

Vanoli: manca l’attitudine. La Juvi si gode Bertetti

Payton Willis e l’esultanza dei giocatori della Juvi Ferraroni

CREMONA - Lo dico, e scrivo, in modo chiaro e netto, soprattutto senza troppi giri di parole: se la Vanoli che, in questa difficile stagione, deve cercare di salvarsi e rimanere in serie A, è la versione vista lunedì sera alla Segafredo Arena di Bologna, allora è bene mettersi il cuore in pace perché non vedo dove trovare le speranze. Lo dice, e pensa, uno che da inguaribile praticante ottimista continua a credere che ci sia comunque ancora il tempo necessario per uscire da queste maledette sabbie mobili del fondo classifica. Ma… certo, c’è sempre un ma e nel nostro caso è chiaro a tutti che la squadra affidata a Gigi Brotto debba fare davvero un sotto in avanti in fatto di determinazione, gioco corale, mentalità vincente.

È vero, la Virtus Bologna è sicuramente forte, attrezzata a dovere per il doppio impegno in Italia e in Eurolega, con un roster lunghissimo e formato da campioni veri, e l’arrivo in panchina di un coach espertissimo e grande motivatore qual è Dusko Ivanovic ha permesso al club bianconero di sistemare molte criticità emerse nella prima parte di stagione. Virtus reduce da tre vittorie di fila in serie A (ora quattro) ed un paio di imprese in Europa nonostante l’assenza di alcuni giocatori importanti. Insomma, nessuno poteva pretendere che la Vanoli vincesse sul parquet felsineo; però, da una squadra come quella biancoblu che ha come obiettivo primario la permanenza nella categoria, ci si aspettava un atteggiamento diverso, più cattiveria agonistica, più determinazione su ogni pallone. Ci si aspettava anche che i giocatori avessero un moto di orgoglio per far vedere che, in fondo, non sono così malaccio come qualcuno vuole far credere. E invece niente di tutto questo. Alla Segafredo Arena è scesa una squadra troppo molle, priva di un adeguato animus pugnandi, capace solo di commettere errori banali in quantità industriale, di incappare in sciocchezze che non si vedono più nemmeno nelle giovanili. Una difesa a tratti imbarazzante, che commette ingenuità non da giocatori professionisti, che ha concesso di tutto e di più ad una squadra fortissima, ribadiamo, ma che era comunque reduce da due gare (mercoledì e venerdì) in trasferta prima a Kaunas e poi a Monaco di Baviera. Una squadra la Vanoli arrivata anche a tirare buoni tiri ma pochissimi a segno nel canestro; una squadra che nell’ultimo quarto, dopo il 61-55 di fine terzo parziale, è riuscita a mettere a segno la pochezza di 8 punti di cui una tripla praticamente allo scadere e con i giochi ampiamente conclusi. Una squadra che ha fortissimi problemi di personalità e che alterna sprazzi di vivacità (pochi) ad azioni desolanti e demoralizzanti.

A Bologna non c’è stato un reparto della Vanoli che abbia almeno provato a giocare alla pari con gli avversari: Davis a corrente alternata, Zampini idem; delle guardie meglio Lacey in continuità e concretezza di Willis; in ala troppo discontinuo Jones, impercettibile Conti, un disastro Dreznjak (0 su 6 da tre punti e tante scelte sbagliate), non pervenuto Nikolic. E i lunghi? Owens – al centro di alcune voci di mercato secondo le quali interesserebbe a Napoli per sostituire il partente Bentil - si conferma il ‘dottor Jekyll e mister Hyde’ del basket, alternando buone cose a< disarmanti ingenuità, mentre Poser evidentemente non è ancora pronto per lottare in questa categoria. E, lo dico con tutto il bene che gli voglio da sempre, anche Gigi Brotto a Bologna non è sembrato impeccabile nella scelta dei quintetti.

La situazione è tale (in particolare dopo i successi di Napoli e Pistoia) che domenica alle 16 al PalaRadi, contro una diretta concorrente alla salvezza come la Givova Scafati, non si può più fare cilecca; occorre colpire con precisione il bersaglio e conquistare una posta in palio mai così determinante ai fini dell’obiettivo finale.

LA JUVI SI GODE BERTETTI: PADRONE ASSOLUTO

Una vittoria speciale, che vale moltissimo in questa fase della stagione, che non si poteva mancare. È il netto successo della JuVi Ferraroni nello storico e sentito derby con la Elachem Vigevano. Match che ha avuto un padrone assoluto, il terribile ex di turno Gianmarco Bertetti, autore della gara perfetta, l’uomo che ha scardinato la difesa ducale con le triple (7 su 10), con le sue invenzioni in attacco e la grinta difensiva. Il top scorer (26 punti) di una gara che, lo si è capito sin dalla palla a due – dopo il doveroso minuto di silenzio in ricordo dello scomparso Bruno Aimi, ex dirigente orogranata -, lo ha visto carico come mai. Intendiamoci, non è che Bertetti abbia vinto da solo il match: è stato il giocatore che, col suo impulso, ha dato il ‘’ alla efficace prestazione della propria squadra. Una prova corale che, dopo l’equilibrato primo quarto, ha spaccato in due la partita, con la JuVi Ferraroni a spegnere puntualmente ogni tentativo di rientro da parte della formazione vigevanese. Una vittoria fondamentale, lo dicevamo all’inizio, ottenuta contro una diretta concorrente (prima del match le due formazioni erano appaiate in classifica a quota 14) già battuta a domicilio nella gara del girone di andata, successo che permette alla compagine cremonese di lasciare almeno momentaneamente la zona calda della graduatoria. Ricordiamo che a fine stagione regolare le squadre classificate dal 16° al 19° posto accederanno ai playout e si giocheranno i due posti della permanenza in serie A2. Le squadre invece classificate dall’8° al 13° posto verranno ammesse ai play-in, mentre le formazioni classificate al 14° e 15° posto saranno matematicamente salve.

Tornando al match vinto contro Vigevano, va rimarcata la capacità della JuVi Ferraroni di trovare le giuste correzioni difensive nei confronti del lungo avversario David Smith (8 punti nel primo quarto, 12 alla fine), ma tutta la squadra si è adeguata alla buona partenza degli ospiti, disinnescando il pericolo e costruendo nel secondo quarto (parziale di 23-12) le solide basi per il successo finale. Bene (in questa occasione) i lunghi gigliati che alla lunga hanno dominato la lotta sotto i tabelloni (44-32 il computo dei rimbalzi totali a favore della Ferraroni), dividendosi i compiti a turno: Lorenzo Tortù 8 rimbalzi, Alessandro Morgillo e Yannick Giombini 7, Simone Barbante 6. Il mancato utilizzo della guardia statunitense Isiah Brown (fermato da problemi alla schiena), ha avuto l’effetto di accrescere la responsabilità delle altre guardie cremonesi, ed infatti ognuno di loro ha portato in dote un contributo davvero importante per la conquista della posta in palio.

La lunga settimana juvina era iniziata con l’impegno casalingo del mercoledì sera contro la forte Acqua S.Bernardo Cantù; nonostante la caratura dell’avversaria, la JuVi Ferraroni ha saputo lottare con grande concretezza e determinazione alla pari dei più esperti e fisici brianzoli, cedendo solo nel finale. Ma nonostante il kappao, i segnali erano comunque stati positivi, il momento attraversato dalla squadra di Luca Bechi è favorevole e lo si è visto qualche giorno dopo contro Vigevano.

La strada verso la permanenza nella seconda serie nazionale prosegue ora con la trasferta di domenica al PalaBertocchi di Orzinuovi (palla a due alle ore 18) per una sfida contro il Gruppo Mascio che appare decisamente alla portata della formazione guidata dal presidente Enrico Ferraroni. Reduce dalla pesante sconfitta di Torino, l’Orzi Basket – già battuto dalla JuVi all’andata al PalaRadi - si trova appena due punti sopra in classifica; la squadra bresciana è cambiata durante il percorso in campionato, e a gestire la cabina di regia ora c’è quel Jazz Johnson che Cremona aveva controllato alla grande quando faceva ancora parte del roster di Rieti. L’altro leader da limitare è Jarvis Williams, così come vanno contenuti al massimo I vari Guariglia e Moretti. In ogni caso, Orzinuovi è reduce da una serie di sconfitte e la JuVi Ferraroni dovrà cercare di approfittare della non certo ottimale situazione psicologica degli avversari. Una eventuale vittoria garantirebbe un importantissimo e ulteriore passo in avanti in classifica.

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