L'ANALISI
CALCIO: SERIE B
28 Dicembre 2024 - 12:39
Giovanni Stroppa
CREMONA - Dal suo ritorno sulla panchina della Cremonese Giovanni Stroppa ha infilato tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Contro la Reggiana la Cremonese non ha disputato una buona prova e il tecnico grigiorosso lo ha rimarcato più volte. Dopo il successo contro il Cesena quella gara è stata digerita?
«Al termine della gara contro la Reggiana - ammette Stroppa - stavo veramente male per usare un eufemismo. Un malessere che mi sono portato fino a Cittadella perché quel match ha segnato qualcosa. Viste le reazioni sul campo ha segnato una svolta in positivo perché per quanto fatto vedere si è trattato di un incidente di percorso. Ho visto la reazione giusta della squadra e l’altra sera dopo Cesena ho accennato al fatto che la squadra è ritornata in tutte le sue caratteristiche. Questa è la base per dare continuità al campionato».
Quanto ha pesato il gol del Vandeputte a livello personale e di squadra?
«La sensazione è stata un po’ liberatoria, credo che adesso Vandeputte si senta sbloccato ma tocca a lui confermarsi. Si stava allenando molto bene e deve trovare continuità nel gioco, dare alla squadra e a se stesso la possibilità di trovare questi spunti. Il suo non è stato un gol banale, perché ha preso in controtempo il portiere, è stato un gol di pregevole fattura. Ora deve dimostrare le sue qualità».
Come sta Ravanelli che non è stato convocato a Cesena?
«Ravanelli al di là dell’errore tecnico contro la Sampdoria ha giocato una gara di spessore, ha saputo riscattarsi nella partita stessa. Ha commesso un errore ma ha rimediato. Poi in allenamento ha subito una botta prima della trasferta e devo capire se lo recuperiamo. Non si è ancora allenato, ci devo pensare bene. Ceccherini comunque ha disputato un’ottima prova ed è difficile adesso pensare di cambiare».
Quanta voglia c’è di riscattare il derby dell’andata contro il Brescia?
«Quella sconfitta è nata da un primo tempo sbagliato. Abbiamo giocato un tempo a testa, noi siamo andati meglio nella ripresa ma non è bastato per rimediare allo svantaggio. Allo Zini sarà un’altra partita ma ci arriviamo con uno stato d’animo positivo. Mi auguro che ci sia entusiasmo dentro e fuori dal campo, ma gli attestati di stima a Cesena ci sono stati e proseguiamo insieme».
La Cremonese comincia la seconda parte del campionato dal quarto posto, davanti a tante formazioni che erano date per favorite.
«La classifica è tale che adesso è difficile cambiare le cose, ma direi che siamo abituati a rincorrere. Finora è mancata continuità che può arrivare solo centrando più risultati utili di fila per cui per guadagnare punti bisogna fare ancora di più. C’è la bella sensazione per quello che stiamo facendo, la squadra sta mostrando cose importanti e allo stesso tempo crescono le individualità. Andiamo avanti così, sapendo però che contro il Brescia conterà molto la classifica».
La Cremonese oggi viene additata come l’unica squadra in grado di salvaguardare la disputa dei playoff.
«Non mi interessa il giudizio degli altri, mi interessa quello che possiamo pensare noi e quindi trovare la continuità che è mancata. Per poter disputare un campionato di vertice dobbiamo fare molto di più di adesso e mi riferisco ai risultati. In campo vedo cose belle ma i punti bisogna portarli a casa e poi vedremo fra qualche tempo cosa succederà».
La squadra mostra continuità anche nel carattere. A Cesena ha saputo soffrire, anche questo è un passo in avanti?
«Quando dico che siamo tornati mi riferisco alla testa e alla mentalità, la squadra c’è ed è presente. Contro la Reggiana invece avevo visto una squadra piatta, impaurita e in difficoltà, poi abbiamo compiuto un percorso che è servito per ricominciare. Contro la Sampdoria è mancata solo la vittoria e mi spiace tanto per i ragazzi per non aver raccolto tre punti nonostante quei numeri da capogiro. La mentalità c’è sempre stata e la prestazione di Cesena sotto l’aspetto caratteriale è una fotografia importante».
Il Brescia ultimamente ha raccolto pareggi con un nuovo allenatore, che tipo di gare si aspetta?
«Sotto l’aspetto agonistico sarà una gara di livello come all’andata. Mi aspetto una partita imprevedibile in cui cambiano i sistemi di gioco lungo l’arco del match. Bisogna avere rispetto perché sappiamo che sarà una sfida sul piano caratteriale, ma sul piano tecnico bisogna fare meglio senza sprecare o regalare palloni. Fondamentale la gestione della palla e trovare gli spunti giusti con quei giocatori che possono fare la differenza».
Stroppa dal suo ritorno ha incassato tre gol, di cui due regalati. C’è più solidità difensiva?
«C’è l’aspetto fondamentale della coralità, se tutti partecipano è un valore aggiunto, poi qualche gol regalato c’è stato. Basta soltanto mettere attenzione e determinazione, ma oggi stiamo facendo più di quello che si faceva qualche mese fa».
Il motivo per cui si va bene in trasferta e male in casa?
«In casa o fuori per noi la mentalità non cambia, eppure in casa contro la Samp secondo me abbiamo giocato la gara più bella della stagione. Magari riuscissimo a giocare sempre così, vorrei riproporla come testa e carattere e credo che i risultati in casa arriveranno. Anche un anno fa lo Zini era diventato un vero fortino con il tempo».
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