Crema sul tetto d'Italia; festa e saluti al Club

CREMA - Sono tornati da Torino alle tre del mattino. Stanchi, esausti, felici, ubriachi di gioia, ancora increduli per la straordinaria impresa compiuta. Qualcuno ha dormito qualche ora, poi è subito ripartito.  Chi è rimasto, invece,  a mezzogiorno si è ritrovato a tavola al ristorante del circolo di via Del Fante, prima di congedarsi a sua volta. Con loro c’era Stefano Agostino, l’uomo che vent’anni fa ha assunto la presidenza del club, che ne ha trasferito la sede in una location che oggi fa invidia ai grandi circoli, che passo dopo passo ha fatto crescere questa realtà, che ha portato la squadra dalla serie D3 alla A1, dove ha disputato 11 campionati e quattro semifinali. Oggi, si gode questo successo, che più di tutti merita. Ma lo fa con misura. «Sono ancora frastornato da quanto è successo. Nelle dodici ore del confronto ho vissuto emozioni a non finire». Agostino si gode i suoi ragazzi e il raggiungimento di un obiettivo mai dichiarato ma sempre sognato. In mezzo all’overdose di emozioni, interrogato sulla riconferma del tecnico e capitano Armando Zanotti, il presidente sorride e si lascia andare a una battuta: «In queste ultime due giornate ha dovuto fare delle scelte e le ha azzeccate. Ma per la riconferma, vedremo come si comporterà». Il riconfermatissimo Zanotti, lucida il soprannome di Cobra e non molla un istante la coppa e lo scudetto appena conquistati: «Soltanto adesso inizio a realizzare ciò che abbiamo fatto. A Torino, dopo il successo, non capivo più nulla. Oggi sono nella storia di un club nel quale ho iniziato da raccattapalle e dopo 40 anni sono ancora qui». Oltre a Agostino e a Zanotti, c’è una terza firma cremasca in questo successo nostrano, quella del 18enne Leonardo Cattaneo: «Mi sentivo pronto a sopportare il peso della responsabilità di giocare. Ho vinto dopo essere stato sotto di un set e di due break. Questo scudetto è il risultato migliore della mia carriera. Ho provato un’emozione incredibile. Sono cresciuto in questo circolo e abito a 500 metri di distanza. Per me il Tc Crema è casa. Il mio prossimo traguardo? Entrare nei primi 500 al mondo».