L'ANALISI
31 Ottobre 2024 - 16:32
Coach Luca Bechi
CREMONA - Coach Luca Bechi , nelle vittorie come nelle sconfitte, non perde troppo tempo a soffermarsi oltre il necessario sulle partite passate, ma focalizza immediatamente l’attenzione sull’ostacolo successivo: «Dopo la partita di Verona che ci ha visti sconfitti, nonostante tre quarti in cui ci siamo comunque resi protagonisti di una buona prestazione, c’è voglia di riscatto e tornare a vincere. Rispettiamo l’avversario (Piacenza) a prescindere dalla classifica, anche perché loro hanno l’urgenza di strappare una vittoria, possono contare su un buon roster e questo ci tiene attivi e concentrati. Tra l’altro li conosciamo bene, perché abbiamo fatto due amichevoli contro di loro nel precampionato».
In cosa deve migliorare la sua squadra?
«Abbiamo analizzato la gara persa a Verona perché era doveroso farlo e abbiamo studiato le modalità per cui è arrivata la sconfitta. C’è prima di tutto da fare un passo avanti sui rimbalzi difensivi e questo non riguarda solo i lunghi, ma vale per tutti. Per questo ho chiamato ad una presa di responsabilità la squadra e poi ho chiesto a tutti di cercare più soluzioni di team e meno giocate individuali. Per il resto bisogna subito voltare pagina e guardare avanti».
Arriva un momento molto intenso.
«Il campionato non si ferma, anzi, si apre un ciclo di cinque partite in due settimane e quindi bisogna mettere un passo alla volta energia mentale e affrontare la prossima partita al massimo. Poi fare lo stesso con le successive, una dopo l’altra».
L’infortunio di Massone?
«Ha avuto un blocco muscolare prima della partita con Verona e sta lavorando sul recupero. Sta meglio e questo ci conforta, anche perché era molto dispiaciuto di non aver potuto dare il suo contributo domenica scorsa, visto che giocavamo proprio contro la sua ex squadra. Vedremo se riusciremo a recuperarlo per domani sera, dopo tre giorni comunque difficili».
Di Piacenza teme qualcosa in particolare?
«La rabbia agonistica e diversi giocatori con grande fisicità che mettono sempre tanta energia in campo. I due americani sono il maggiore punto di forza. Noi ci apprestiamo ad affrontare un team completo».
Un primo bilancio?
«Sembrano tante 7 partite già disputate, ma non sono abbastanza per fare delle valutazioni sulla qualità di una squadra se si pensa che in tutto sono 38 quelle da disputare. Non bisogna giudicare un gruppo se è in difficoltà in questo momento, perché è tutto in divenire. Noi al momento siamo la seconda difesa del campionato per palle perse provocate agli altri e per possesso. Questa caratteristica ci porta a spendere un alto numero di falli, anche se le rotazioni ci permettono di gestirli. Sappiamo bene quando spendere i falli».
Margini di miglioramento?
«Ce ne sono. Dobbiamo imparare ad attaccare il ferro con più profondità. In questo momento siamo a 4 vittorie e 3 sconfitte. Un risultato discreto, ma non ancora giudicabile. Le prime valutazioni si faranno a fine novembre. Allora capiremo meglio chi siamo e dove possiamo andare in questa stagione. Adesso non dobbiamo fare altro che concentrarci sulla gara contro Piacenza. In campo dobbiamo avere la giusta energia e migliorare anche sull’aspetto dell’approccio».
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