L'ANALISI
28 Ottobre 2024 - 14:10
Eugenio Corini
CREMONA - La classifica dice che il Modena non attraversa un buon momento, ma Eugenio Corini si basa su quanto vede il campo per tenere alta la guardia in vista della trasferta contro i canarini di martedì sera.
«Se andiamo a vedere ultime gare del Modena - dice Corini - vedo una squadra viva fino all'ultimo. Contro la Sampdoria ha creato occasioni e anche contro il Palermo la squadra di Bisoli è rimasta in partita. Nel derby contro il Sassuolo la prestazione è stata di livello e avrebbero potuto anche passare in vantaggio, ma anche dopo il gol dello svantaggio è andata vicina alla marcatura. Sappiamo bene che il Modena resta una squadra di valore che sta pagando qualche risultato non all'altezza delle sue prove. In panchina c'è un allenatore importante che conosce bene la categoria e può contare su qualche elemento recuperato».
La Cremonese andrà incontro a qualche rotazione?
"Qualche acciacco dopo la gara contro la Salernitana c'è ma è normale dopo solo 72 ore di recupero dalla precedente gara. Sosterrò una rifinitura la mattina prima del match per togliere ogni dubbio, ma l'unico assente come già detto in passato sarà Ceccherini".
La Cremonese rimetterà in campo tutta la concretezza vista contro la Salernitana.
«Il concetto di restare bloccati dietro toglie profondità all'avversario, anche se concediamo il possesso palla conta togliere velocità di manovra. Contro la Salernitana abbiamo fatto questo, tanto che i campani hanno tenuto la palla in maniera statica e noi abbiamo sofferto poco a parte il gol preso su palla inattiva. Abbiamo giocato i primi venti minuti con qualche difficoltà nel mettere la palla a terra, ma poi siamo cresciuti e siamo sempre riusciti ad attaccare guardando la porta avversaria con azioni coordinate. In alcune occasione non abbiamo finalizzato con il tiro in porta e abbiamo cercato il passaggio, ma abbiamo creato situazioni. Siamo solo all'inizio di un percorso che può farci crescere».
Con l'ingresso di Castagnetti si passati al 4-3-3, modulo che predilige. Potrà essere una soluzione anche dall'inizio?
«Spesso ho parlato di conoscenza e di occupazione degli spazi, poi con le caratteristiche dei giocatori si possono spostare gli equilibri. La squadra sa sviluppare bene anche questo modulo, cambiano solo le caratteristiche dei giocatori. Ho terzini da assalto e da contenimento ad esempio ma fa parte di tanti aspetti che rientrano in modo preciso di vedere il calcio. Possiamo partire diversamente anche all’inizio ma si cambia spesso in corsa».
Da subentrato ha centrato due vittorie su due gare. Se l’aspettava? Quanto conta questa partenza per creare le basi su cui lavorare?
«La forza di un allenatore è confidare nel lavoro e nel percorso che si è scelto. Il risultato crea consapevolezza che era uno degli obiettivi da inseguire. Due risultati importanti aumentano la fiducia per arrivare a creare e fare cose che sentiamo più nostre. Siamo su una strada che ci ha portato a risultati importanti, ora consolidiamo contro il Modena nostro percorso».
In classifica sono stati guadagnai due punti.
«La B è così. Dalla gara successiva si riparte da cosa hai fatto prima. Il nostro obiettivo era restare attaccati nelle zone alte dove ci piace stare, ma sappiamo che conta di più la gara successiva. In questo campionato quattro partite spostano tutti gli equilibri e le ultime sei sono sempre le più determinanti. La serie B storicamente è sempre stata un campionato equilibrato e va vissuta gara dopo gara. In questa categoria può succedere di tutto, ma resterà sempre la gara successiva l’obiettivo da tenere in mente».
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