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BASKET SERIE A

Vanoli: «Sotto pressione? Ci deve fare bene»

Coach Cavina prepara la sfida con Napoli: «Voglio un ambiente caldo, solo così potremo metterci alla prova»

Fabrizio Barbieri

Email:

fbarbieri@laprovinciacr.it

17 Ottobre 2024 - 18:13

Vanoli: «Sotto pressione? Ci deve fare bene»

Coach Demis Cavina

CREMONA - «Questo è un periodo particolare. Siamo reduci da tre sconfitte, due delle quali rocambolesche e quindi serve gestire l’aspetto emotivo della squadra». Coach Demis Cavina è molto tranquillo in vista della gara di sabato sera contro Napoli al PalaBarbuto. L’avvio di stagione è stato poco brillante, soprattutto in attacco mentre in difesa la squadra ha sempre tenuto e la prova sono i 223 punti subiti (nessuno ha fatto meglio in serie A). Ora però serve cambiare marcia e l’occasione arriva immediatamente contro un’altra formazione a zero punti, nonostante un roster di altissimo profilo.

Come sta la squadra?
«I ragazzi si sono allenati bene, concentrati e determinati. La voglia di provarci insieme non manca e difensivamente stiamo lavorando alla grande. Dall’altra parte è oggettivo che in attacco stiamo litigando con il ferro, non ci riescono nemmeno le cose più semplici. Stiamo provando tante cose, in questo momento dobbiamo restare concentrati sul breve e non a lungo termine. Dobbiamo pensare agli errori commessi. Nelle ultime due gare sono successe cose incredibili, soprattutto per giocatori di questa categoria».

Cosa fare per cambiare direzione in attacco?
«Per giocatori di questo livello non si può parlare di pressione o fiducia, siamo tutti sportivi e viviamo di questo. Se fosse una questione di personalità sarebbe grave, ma credo che i ragazzi siano sereni da questo punto di vista. Dobbiamo continuare a correre, come fatto con Pistoia, mettendoci anche nell’ottica di sbagliare, ma cercando una maggiore qualità offensiva. La squadra sa cosa fare in difesa e si deve aggrappare a questa cosa per poter poi essere più lucida in attacco».

Sembrava più arrabbiato dopo il ko con Reggio piuttosto che dopo quello con Pistoia.
«Ero triste allo stesso modo dopo le due sconfitte, non sono mai stato arrabbiato con nessuno. Un vecchio dirigente diceva ‘si fanno più danni a fine partita che in una settimana di lavoro...’ e aveva perfettamente ragione. Per questo cerco di parlare il meno possibile dopo i match. Due gare perse in quel modo non me lo ricordo, ma è capitato e dobbiamo analizzare cosa fare in maniera diversa per essere più efficaci. Ma certe situazioni non le possiamo comandare».

Ora Napoli.
«Una squadra organizzata, che ha cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione con giocatori esperti. Napoli ha tanto talento ben organizzato nel roster. Troveremo un ambiente caldo, ma questa è l’occasione giusta per noi. Dobbiamo sentire la partita, anche a livello mentale».

Meglio affrontare Napoli a zero? Avranno tante pressioni.
«Il nostro zero è da arrabbiati che dà un senso diverso alle sconfitte. Non arriviamo dopo tre ko in cui abbiamo giocato male. A Napoli c’è una logica diversa. Sono stati costruiti per fare un grande campionato e si parla già di mercato. Sono più contento di trovare una squadra arrabbiata. Ogni variabile di livello emotivo aiuterà la nostra partita».

Ha riparlato con Eboua dell’errore finale?
«Ho parlato tanto con lui, ma non di quella cosa. Non credo che ci sia nulla da spiegare. Sono incidenti che succedono, in questo momento è meglio parlare di Cavina più che di Eboua... Serve sempre guardare avanti».

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