Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

BASKET: PICK & ROLL

La Vanoli mastica amaro, per la Juvi entusiasmo e punti

Nella sconfitta con Reggio è mancato l’apporto dei tre americani biancoblù. Coach Bechi, invece, ha plasmato in fretta un gruppo partito col piede giusto

Daniele Duchi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

08 Ottobre 2024 - 05:20

La Vanoli mastica amaro, per la Juvi entusiasmo e punti

Una entrata a canestro di Phil Booth contro Reggio Emilia. A destra Il play della Juvi Ferraroni, Federico Massone

CREMONA - Seconda giornata del massimo campionato di serie A e nuovamente salta il fattore campo: ben cinque le vittorie in trasferta centrate da Trapani, Tortona, Trieste, Brescia e Reggio Emilia, mentre tra le mura amiche ottengono il successo Trento, Virtus Bologna e Milano. Cinque sono le formazioni a punteggio pieno, altrettante quelle invece ancora ferme al palo. Tra queste c’è la Vanoli che dopo aver condotto per quasi 40 minuti contro la UnaHotels Reggio Emilia, si è vista beffare dagli emiliani nel tempo supplementare, trascinati dal ‘solito’ Jamar Smith; un risultato che lascia molto amaro in bocca, una delusione davvero grande in una stagione (siamo ancora agli inizi, è vero) della quale è risaputo che ogni occasione va sfruttata al meglio.


Ovvio che la sconfitta, in una gara assolutamente abbordabile come quella di domenica, fa veramente male. Fa ancora più male se si vanno ad analizzare le prestazioni di tre giocatori Usa che dovrebbero garantire certezze e che invece domenica le hanno tolte: la guardia Phil Booth, dopo i 15 punti messi a segno in trasferta contro Tortona, ha chiuso la gara con uno desolante 0 su 5 al tiro, ma soprattutto grida vendetta lo 0 su 3 ai liberi nella fase decisiva dell’ultimo quarto, errori che hanno agevolato il rientro di Reggio. L’ala piccola Tajion Jones ha segnato una tripla nei primi 2 minuti di match, poi è letteralmente scomparso dal parquet, quasi stesse giocando a nascondino.

Il centro Tariq Owens, autore di 4 punti nei primi due quarti, perso senza mezzi termini il duello con il lungo avversario Faye (14 punti e 9 rimbalzi), ma soprattutto si è reso protagonista di una situazione che in tanti anni non si era mai vista: a 15 secondi dalla fine del supplementare, con Reggio avanti 75-74, ha ricevuto palla sotto canestro e - sebbene la difesa non fosse messa benissimo - ha rinunciato a salire e affondare la schiacciata del vantaggio per passare la palla fuori area, mentre stava scadendo il tempo a disposizione per l’azione di attacco.


Assurdo, davvero inconcepibile da parte di un giocatore non certo alle prime armi, che dovrebbe dominare l’area con il suo atletismo ed invece… Paradossalmente, la Vanoli ha avuto un rendimento migliore quando in campo c’erano gli italiani: l’ala piccola Luca Conti (8 punti a referto), schierato in quintetto, ha cominciato davvero bene poi ha rimediato un colpo alla fronte rimediando un taglio che lo ha costretto a rientrare dagli spogliatoi con una vistosa fasciatura in testa.

Il giovane play Federico Zampini ha inevitabilmente sentito l’esordio di fronte al pubblico amico, salvo poi dimostrare di che pasta è fatto e con carattere ha creato scompiglio nella difesa avversaria chiudendo con 9 punti personali (forse qualche minuto nell’overtime lo avrebbe meritato). Anche Federico Poser si è battuto bene, mentre nulla in fatto di punti ha avuto la Vanoli da Stefan Nikolic (0 su 6 al tiro). Bene Corey Davis (23 punti ma 5 perse sono troppe) e Paul Eboua (14 punti), appena sufficiente Trevor Lacey (3 su 9 al tiro) che a fine tempi regolamentari ha avuto la palla della vittoria tra le mani, ma il netto contatto sul suo arresto e tiro a centro area non è stato considerato falloso da parte degli arbitri (non sono della stessa idea, ma poco conta anzi nulla).

Dunque, nella gara di domenica la Vanoli ha sicuramente sprecato occasioni su occasioni (alcune palle perse davvero malamente gridano vendetta), anche stavolta come con Tortona le percentuali di tiro sono state nettamente insufficienti – 23 su 64 il totale delle conclusioni per il 36%, 9 su 28 da tre -, ma soprattutto sembra mancare ancora una vera identità di squadra, quella che ti permette di superare i momenti negativi e di approfittare delle mancanze degli avversari. Fortunatamente domenica i biancoblu di coach Demis Cavina giocheranno nuovamente al PalaRadi ospitando alle 18,15 la Estra Pistoia, vittoriosa all’esordio con Napoli e poi sconfitta nettamente a Bologna. Stavolta non ci saranno mezze misure: si dovrà vincere per evitare una prematura caduta agli inferi.

SERIE A2

Tre incontri in sette giorni, tre successi su tre. Che settimana quella appena trascorsa dalla JuVi Ferraroni, meritatamente in vetta alla classifica del campionato di serie A2 (a punteggio pieno in compagnia dell’Urania Wegreenet Milano di Alessando Gentile e della RivieraBanca Rimini di Justin Johnson) grazie ai successi centrati all’esordio sul campo di Vigevano, mercoledì nel turno infrasettimanale del PalaRadi con la forte Gesteco Cividale ed infine domenica pomeriggio a Lecce contro il Nardò Basket del poco amato ex Antonio Iannuzzi. È davvero pazzesco - se si pensa allo stravolgimento estivo della squadra con 11 nuovi giocatori sui 12 della rosa - il lavoro tecnico, fisico e mentale fatto da coach Luca Bechi e dal suo staff da metà agosto ad oggi.

Senza voler esagerare e rimanendo ben saldi con i piedi a terra (guai prendere pericolosi voli pindarici), prima con le scelte di mercato insieme al direttore sportivo Marco Abbiati, poi con la giusta messa a regime in palestra, la JuVi Ferraroni si trova oggi con una macchina che viaggia a mille, superando le difficoltà che incontra sul proprio percorso – vedi la sofferenza nel finale di Vigevano e il recupero contro il più quotato, sulla carta, Cividale – e mostrando mentalità/maturità insperata per una squadra mediamente giovane, ricca di talento ancora da esplorare al cento per cento.

La perentoria prestazione contro Nardò è stato un crescendo rossiniano, una ouverture interpretata alla grande dall’orchestra oroamaranto, iniziata nel tempo supplementare contro Cividale (18 a 9 il parziale) e proseguita senza alcuna stonatura sul parquet pugliese (83-57 il parziale in 30’ dopo il 14-15 del primo quarto). La fatica dei tre impegni in pochi giorni non si è proprio palesata, anzi con Nardò la squadra del presidente Enrico Ferraroni ha messo a referto cinque giocatori in doppia cifra – Federico Massone 19, Eddy Polanco 18, Isiah Brown e Gianmarco Bertetti 14, Simone Barbante 13 -, anche se va sottolineato che tutti i ragazzi schierati da Bechi hanno portato il proprio contributo importante per la conquista della posta in palio.

La squadra ha fornito segnali davvero importanti, la sensazione è che si sia instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione prima tra lo staff tecnico e il gruppo, poi tra gli stessi giocatori. La conoscenza reciproca ha consentito di ottimizzare da una parte i punti di forza e dall’altra di definire le aree di miglioramento in termini di abilità tecniche e mentali. La JuVi Ferraroni ha trovato una identità specifica attraverso l’unione di intenti che giocatori italiani e stranieri stanno valorizzando senza egoismi personali, pensando al bene comune prima di tutto il resto. Un esempio viene dalle percentuali di realizzazione, in fase di continuo miglioramento, e di conseguenza dal potenziale offensivo che vede i gigliati viaggiare dopo tre gare ad una media di 91,6 punti realizzati per incontro. Anche se tutto parte dalla difesa (78,3 punti subiti di media), dove peraltro vi sono certamente ancora ampi margini di miglioramento.

Potrà sembrare strano a chi non abita dalle nostre parti, ma – come abbiamo ribadito anche in altre occasioni – la forza della JuVi Ferraroni era già emersa in precampionato, per cui non è affatto una sorpresa vedere il capitano Lorenzo Tortù e i suoi compagni issati al vertice del secondo torneo nazionale; la partenza a razzo dovrà però essere riconfermata già dal prossimo impegno casalingo – sabato alle 20.30 – quando al PalaRadi arriverà una ‘big’ del campionato come la Flat Service Fortitudo Bologna che domani al PalaDozza sarà impegnata nel recupero della gara rinviata del secondo turno con il Gruppo Mascio Orzinuovi, bresciani che in caso di vittoria raggiungerebbero il terzetto attualmente in vetta alla graduatoria. Ma l’impegno di sabato sarà in ogni caso durissimo contro il team felsineo dotato di un notevole mix di esperienza, tecnica e atletismo

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400